Da un vecchio laboratorio chimico a una fabbrica dismessa. Luoghi abbandonati che ritrovano colore e luce attraverso l’arte, seppur solo in delle stampe. È stata questa l’idea della fotografa barese Gaia Velli, che con il suo progetto Once Upon a Time ha scelto alcuni luoghi segnati dal passare del tempo e immaginando di collocarvi all’interno delle opere d’arte. L’artista ha già esposto in passato all’Art Basel a Miami, è stata finalista al premio arte di Cairo editore, esponendo a Palazzo Reale a Milano e ha ricevuto da Vittorio Sgarbi a Spoleto Arte il riconoscimento come “miglior artista emergente”.
Cinque delle sue foto di digital art saranno esposte al Panificio Signorile al quartiere Madonnella di Bari sino a fine gennaio, per una mostra che riprende il nome del progetto ed è curata anche dalla storica dell’arte Claudia Colella. L’idea di esporre i suoi scatti al Panificio Signorile, storica attività fondata nel 1931 e recentemente modernizzata, non è casuale e si ricollega alle recenti ordinanze che hanno toccato la zona dell’Umbertino per regolamentare la vita notturna.