Durante le festività natalizie, sulle tavole dei baresi passa un quantitativo di cibo potenzialmente infinito, ma in tutte le case una è la parola d’ordine: tradizione. Sapori, odori che riportano a momenti precisi dell’anno, a ricordi d’infanzia. Per tutti i pugliesi fuorisede, spesso, gustare – letteralmente – quei ricordi è difficile. Tranne a Montreal, dove Pierpaolo e Davide Sansone della Panzeria portano gli immancabili e pugliesissimi dolci tipici del nostro Natale, in primis le cartellate.
“Le facciamo dal primo anno che abbiamo aperto la Panzeria – racconta Paolo – perché per noi che siamo pugliesi, baresi soprattutto, il nostro natale non è il panettone o il pandoro, ma le cartellate, i calzoncelli, i sassanelli, e i biscotti tradizionali. Siamo molto legati alla nostra terra e volevamo condividere queste specialità con la città di Montreal”. Il feedback? Inutile dirlo: le cartellate e i dolci nostrani hanno fatto breccia immediatamente nel cuore di canadesi, statunitensi, nonché di tutta la comunità italiana presente sul territorio americano. “Sin dal primo momento abbiamo avuto una risposta incredibile sull’apprezzamento del prodotto non solo da italiani, ma anche da francesi, da inglesi che essendo clienti abituali hanno subito dato fiducia al nostro prodotto, l’hanno assaggiato e sono letteralmente impazziti – continua Pierpaolo – pian piano la voce ha iniziato a circolare anche nella comunità barese e pugliese qui a Montreal e sono arrivati i primi ordini, i primi chili da fare”.
Un colpo per mamma Francesca, produttrice artigianale delle cartellate: “Mia madre inizialmente era un po’ contraria perché sappiamo quanto lavoro ci vuole: si tratta di almeno quattro ore per produrne un chilo”. Presto, però, la fatica cede sotto il peso dell’orgoglio di portare la Puglia nel mondo e le mani di mamma Francesca cominciano a intrecciare cartellate. “Tutti, americani e italiani hanno cominciato ad acquistarle e ordinarle sempre di più fino al punto da volerle spedire ai parenti che abitano a Montreal o a persone che vivono fuori, lontani dagli USA. Hanno iniziato ad inviare i corrieri privati per prendere le cartellate dalla Panzeria e poi inviarle ovunque. Da pugliesi, essere consapevoli che i nostri prodotti vengono apprezzati è una sensazione bellissima; sapere che il tuo prodotto sta viaggiando in un’altra città o paese, a centinaia di migliaia di chilometri di distanza è un sintomo di orgoglio estremo”.
Sul tavolo di legno della Panzeria, tre generazioni (Pierpaolo, la mamma e la zia) creano insieme chili e chili di cartellate, proprio come da tradizione nelle famiglie della Puglia a Natale. La ricetta è quella tradizionale: impasto al vino bianco (con un twist: “Aggiungiamo un po’ di grappa che secondo mamma dà quel tocco magico in più) e vengono immerse nel vincotto di fichi importato direttamente da Bitritto. “Con queste materie prime cerchiamo di dare un’esperienza autentica e soprattutto far rivivere tanti ricordi a Montreal – racconta orgoglioso Pierpaolo – è la cosa più bella: riportare le persone ad un ricordo, un momento familiare, d’infanzia. E lo stesso vale per me. Quando mangio le cartellate mi ricordo dei Natali passati a Cassano, a casa. Attraverso i sapori ti ricordi di tante cose, dei momenti passati in famiglia con gli amici, di quando si gioca a carte e tra un carico e l’altro ci sono i nostri dolci che vengono associati alla serata. Ecco, lì, l’impatto dei ricordi e della nostalgia”. Pierpaolo conclude con la dichiarazione più forte per un barese fuorisede: “Per me, non è Natale senza cartellate. Non mi toccate la cartellata!”.