Dopo aver girato l’Italia e aver lavorato nel campo della moda, Luca Colecchia, classe 1980, ritorna nella sua Puglia, a Bari e Santo Spirito, proprio come Ulisse nella sua Itaca, per realizzare il suo sogno. È così che nel 2023 nasce For example mood, un brand registrato a livello europeo e sviluppato dopo una lunga gestazione in cui le idee e le mani avevano voglia di toccare stoffe e fili. ll marchio che Luca mette su, insieme alla collaborazione grafica di Alessia Cortese e di Clement Thevenoux, è una sfida con se stesso: “Questa volta tornavo a casa per restare – racconta – e dare forma a una cosa mia, senza più superiori a cui rispondere. Se avessi vinto sarebbe stato per mio merito, nel caso contrario, avrei perso da solo”.
L’idea arriva in una sera d’estate, visitando un mercatino dell’artigianato locale in quel di Giovinazzo: “Si è trattato di una vera e propria folgorazione – continua – perché avevo chiuso in un cassetto la mia passione”. Ma si sa, i sogni non sono fatti per restare chiusi nei cassetti a puzzare di naftalina, loro hanno ali per volare. Quella sera stessa Luca s’innamora della libertà con la quale gli espositori vivono la vendita, il contatto con la gente, il fluire libero delle idee.
Infatti, chi lo conosce, sa bene che del concetto di libertà Luca ha fatto il vessillo della propria vita. Il nome straniero del brand deriva dal sogno che un giorno il marchio diventi internazionale, perché ogni “mood” di stagione rappresenta un pregiudizio da abbattere. Tenendosi lontano da qualunque associazione politica e/o religiosa ma agganciandosi alla realtà, soprattutto quella non svelata, Luca crea t-shirt, felpe, pantaloncini da mare maschili, con immagini riconducibili a sex toys e da amante dell’arte li riproduce utilizzando, per esempio, le iconiche uova di Fabergè, preziose opere di gioielleria realizzate alla corte dello zar Alessandro III di Russia. Sotto ciascuna di loro compare la frase “This is not an egg” (Questo non è un uovo), né tanto meno un pumo pugliese, come molti hanno pensato.
Addentrarsi in questo campo sembra essere, ancora oggi, piuttosto spinoso, infatti Luca specifica: “Il filo tra volgarità e concetto è molto sottile, quindi per affrontarlo in maniera naturale e libera, soprattutto quando si usano dei plug, deve essere chiaro ma non volgare – dice – Per fare questo, mi sono affidato alla storia dell’arte”.
Lo stesso dicasi per l’uso della fiamma tenuta in mano dalla statua della Libertà, sostituita da un dildo, per spiegare quanto sia importante, per ciascun essere umano, fare scelte libere rispetto alla propria sessualità. Anche il quadro di Magritte, la “Golconda”, dove una folla di omini con la bombetta in testa cade sulla terra sotto forma di pioggia, a simboleggiare come la società moderna sopprima le peculiarità proprie ad ogni uomo, viene reinterpretato da Luca inserendo un uomo e una donna con simboli di parità di genere sovvertiti: “Non è un brand Lgbt, piuttosto la nostra società che pure ha fatto passi avanti è ancora vittima di pregiudizi legati alla paura di mostrare ciò che si è, figlia della vergogna e di un certo conservatorismo”.
Ma non c’è solo questo, Luca che è un ragazzo goliardico e amante della vita in tutte le sue sfumature, ha ricamato su dei cappellini una frase simbolo barese, molto usata tra i giovani e i meno giovani oppure su delle espadrillas ha creato decorazioni simpatiche che innalzano la tipica ciabatta da mare a scarpina per un aperitivo, seguite da borse cucite a mano “Not just a bag” (Non è solo una borsa) che all’occorrenza si trasformano in gilet.
Tutto questo e molto altro è possibile trovarlo sulla pagina Instagram Forexamplemood in cui verranno comunicate le novità e le date dei mercatini in cui di volta in volta Luca esporrà.