“È ufficiale, il nostro Michele Pugliese è il nuovo tecnico della Nazionale di calcio a 5 B1”. Ad annunciarlo, nei giorni scorsi sui social, è stata la sezione territoriale di Bari dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Pugliese di nome, barese di fatto: 37 anni, laureato in Lettere, nato e cresciuto a Palese, designato dalla FISPIC – Federazione italiana sport paralimpici per ipovedenti e ciechi – commissario tecnico dell’Italia, per il calcio a 5 non vedenti.
Lo sport si gioca sul classico campo rettangolare, quello noto ai tanti calciatori amatoriali delle partitelle tra amici. Il pallone, a rimbalzo controllato, tra la camera d’aria e il cuoio custodisce dei dischetti esagonali con dentro dei sonaglini. Il difendente, quando sente arrivare l’attaccante, deve annunciarsi con un segnale vocale. I due portieri sono vedenti, ma si possono muovere solo in un’area di 2×5 metri. Non esistono falli laterali, a meno che la palla non superi le sponde laterali alte oltre un metro. Si giocano due tempi da 20 minuti effettivi. Ci sono due arbitri e una guida d’attacco per squadra, posizionata alle spalle della porta avversaria. In questo ruolo, in Nazionale, ci sarà anche un altro barese. Si chiama Giancarlo Bruni e collabora con Pugliese ormai da tempo. A completare lo staff azzurro ci sarà poi un preparatore atletico, messo a disposizione dalla Federazione, e un allenatore ‘in seconda’.
Il nuovo ct allenava – e allenerà ancora, perché il nuovo incarico non lo esclude – i ragazzi del calcetto dell’associazione sportiva dilettantistica Uic Bari, nata nel lontano 1988. L’avventura del mister, all’interno dell’associazione, è iniziata 10 anni fa. “Tanti anni e tante soddisfazioni – racconta Pugliese -. Abbiamo vinto due volte la Coppa Italia, una Supercoppa e in diverse occasioni abbiamo sfiorato la vittoria dello Scudetto. Alle Final Six, l’ultima volta, siamo arrivati terzi”. La sede dell’associazione oggi è in viale Ennio, non lontano dal Policlinico di Bari. I campi di allenamento, invece, sono quelli dell’Intesa Calcio, grazie a una collaborazione attiva con la Ssc Bari di Luigi De Laurentiis. Due esercitazioni a settimana, la prima della nuova stagione appena due giorni fa. C’è un campionato da preparare e la Uic Bari non vuole farsi trovare impreparata.
“La competizione in Italia è molto accesa – racconta Pugliese -. Ci sono squadre di Firenze e Roma, Sanremo e Crema, fino ai cugini di Lecce”. Da lì il mister dovrà attingere per il suo nuovo ruolo di commissario tecnico. “In questi anni, in realtà, abbiamo portato in Nazionale tanti ragazzi di Bari – rivela -. Adesso sono tutti un po’ grandi, ma stiamo cercando di ringiovanire la rosa. Al primo allenamento c’erano anche un ragazzino di 15 anni e due bambini di 10. Il più ‘anziano’ della compagnia, invece, è un 40enne. In Italia, poi, ci sono tanti giocatori bravi”. Nel mirino ci sono gli Europei di giugno 2022, competizione utile per qualificarsi ai Mondiali. Le squadre più forti del globo sono Brasile, Argentina e Spagna. “Ma il sud est asiatico sta facendo passi da gigante – svela Pugliese -. Thailandia e continente africano in particolare, il Togo ad esempio”.
Prime convocazioni in programma a fine novembre, con raduno a Roma e con Pugliese che non vede l’ora di iniziare. “Si tratta di un grande inizio – conclude -. Forse il più grande che abbia mai affrontato. Cercherò in tutti i modi di collaborare e lavorare con tutte le società e le associazioni per cercare di continuare a fare quello che ho sempre fatto: regalare un sorriso, una piccola gioia ai ragazzi del calcio B1”.