Sono arrivati questa mattina al confine tra Polonia e Ucraina con un bus turistico. Un gruppo di pugliesi che ha raccolto l’appello dei propri colleghi di lavoro: “Veniteci a salvare”. Hanno risposto a questa richiesta come se fosse una missione Marco e altre cinque persone, che in pochi giorni hanno organizzato uno dei bus salvavita destinati a portare soccorso al popolo ucraino. Con una sostanziale differenza: in quel paese e con quelle persone, prima della guerra, loro ci hanno lavorato, attraverso un fondo di investimento che si occupa di energie rinnovabili, hanno passato del tempo con le rispettive famiglie, condiviso un passato recente che oggi sembra così lontano.
Al grido di aiuto delle centinaia di migliaia di persone in fuga le organizzazioni internazionali e i canali istituzionali, nonostante gli enormi sforzi, non riescono a dare piena risposta. Ecco che così è lo stesso Marco a lanciare un appello: chi può provi a dare il suo aiuto, si metta in macchina o in un autobus e provi a dare il suo contributo di solidarietà. Sono 34.851 i profughi entrati in Italia dall’inizio del conflitto fino a oggi: 17.685 donne, 3.040 uomini e 14.126 minori. Il dato lo comunica il Viminale. Ieri erano 31.287 i profughi arrivati: 15.830 donne, 2.781 uomini e 12.676 minori.