Carla Pianetti, fino a qualche anno fa Carlo, è un’hair stylist con due saloni di bellezza, uno ad Altamura e uno Gioia del Colle, suo paese di residenza. “Ho la grande fortuna di vivere in una cittadina accogliente come Gioia del Colle, dove pochi sono stati gli episodi di discriminazione rispetto ad Altamura, dove ho vissuto e lavorato per anni. Qui la cattiveria, l’invidia, l’omofobia ha prevalso sulla libertà e il buon senso. Spero che queste persone possano un giorno insegnare ai propri figli a vivere come meglio credono”, il suo messaggio.
Carla ha deciso di sfidare proprio tutti, finanche la sua famiglia, non curandosi del parere delle persone a lei più vicine. “Non ho mai sentito il corpo con cui sono nata come il mio – spiega – Completata la transizione sarò finalmente chi ho deciso di essere. Una donna libera, indipendente, che ama le altre donne, ama la sensualità, che si batte per temi molto delicati. Potrò sembrare cinica, ma non ho mai dato troppo peso a ciò che pensava la mia famiglia del mio modo di essere o di fare. La persona più importante della mia vita è colei che mi ha dato la vita, mia madre, che mi ama per quel che sono, questo mi basta. Non mi interessa che cosa possano pensare i miei familiari. Ho deciso di vivere la mia vita nella totale libertà e rincorrendo la felicità. Loro, se vorranno, dovranno semplicemente accettare la mia scelta”.
Carla non so è mai sentita uomo. Ha vissuto una vita in un altro corpo e, a brevissimo, comincerà un nuovo capitolo. Dopo un matrimonio e una figlia, la trasformazione definitiva. “Io ero già una donna – racconta ancora – Quando il dottor Selvaggi mi ha rassicurato sul mio stato di salute ho iniziato il percorso psicologico. Il percorso di transizione dura circa 10 anni”. “Ne avevo 55 quando ho cominciato, nonostante la pandemia ho bruciato le tappe. Dopo le prime visite mediche – spiega ancora – ho fatto tutti i passaggi legali per il percorso di vaginoplastica. Poi la questione giudiziaria e la sentenza per cambio di nome da Carlo a Carla. Oggi sono una donna felice, completa, tutti i professionisti che mi hanno seguita sono i miei angeli custodi. Mi hanno accolto senza fare domande e senza pregiudizi. Li porterò sempre nel cuore”.
Questo percorso ha richiesto una grande forza interiore e grande coraggio. Coraggio che a Carla non è mai mancato, anche quando le discriminazioni si sono fatte sempre più pesanti. “Ho sofferto molto nella vita il pregiudizio, il bullismo, violenze varie. Ora sono felice. Non vorrei scendere nel dettaglio delle violenze psicologiche e fisiche che ho subito durante questi anni. Fa troppo male ricordare. Molte le ho anche perdonate. Questo è un periodo per me di grande serenità, è l’affermazione di una persona totalmente consapevole che il suo futuro è già iniziato, coronato dall’affetto delle mie amiche e delle mie clienti. Ecco, il mio sogno sarebbe quello di continuare a lavorare come sto facendo. Avere persone vere sempre al mio fianco”. “Uno dei miei obiettivi nella vita – conclude sorridendo – è dare speranza e coraggio a donne che hanno sofferto tanto come me e che hanno bisogno di liberarsi dalla catene che le tengono prigioniere”.