“Non mi sono sentita accettata, mi sono sentita accolta”. Fa fatica a trattenere l’emozione Alessia Nobile, dopo che Papa Francesco le ha stretto le mani, ha ricevuto il suo libro autobiografico, le ha promesso di combattere insieme contro il pregiudizio. “Papa Francesco mi ha esortata a essere sempre me stessa – confessa – e a non lasciarmi mai travolgere dalla cattiveria”. Per Alessia Nobile non è stata un’udienza qualsiasi. Alessia è infatti una donna transgender originaria di Palo del Colle: la sua storia è raccontata nel libro “La bambina invisibile” (edito da Castelvecchi), in cui l’autrice ricostruisce il percorso anche doloroso di transizione (l’intervista a questo link).
Alessia è stata ricevuta da Bergoglio insieme ad altre cinque donne transgender, per il tramite di suor Genevieve, di origini francesi, amica del Papa e da sempre vicina agli ultimi.
“Avevo promesso a ‘La bambina invisibile’ che avrei dato l’involucro alla sua anima innocente – scrive Alessia sui suoi canali social – Raccontandola ovunque, scavalcando ogni barriera del pregiudizio, anche dove quel pregiudizio non c’è. Voglio che la realtà transgender smetta di essere un tabù e venga compresa per la sua naturalezza in ogni contesto sociale, da tutti i cervelli, in ogni parte del mondo, insomma ovunque. Ieri Papa Francesco mi ha accolta col sorriso esortandomi a essere sempre me stessa e soprattutto a evitare la cattiveria”.
“Hai fatto bene a scrivere la tua storia. Brava”, avrebbe detto il Santo Padre ad Alessia, oggi contenta che la sua creatura di carta possa trovare posto sugli scaffali del Vaticano.
“L’unica raccomandazione che mi ha fatto è a non perdermi mai – dice – Mi ha ripetuto che non gli interessava cosa fossi stata nel mio passato, ma solo quello che sono oggi”. La riflessione, con qualche lacrimuccia, arriva alla fine dell’incontro. “Abbiamo pianto tutte insieme. Temevo di trovare muri, e invece mi sono sentita accolta – ammette Alessia – Ho conosciuto una Chiesa lontana dai pregiudizi, e questo credo sia il messaggio più bello nel mese del Pride”.