Le difficoltà nel portare avanti un’attività di ristorazione passano anche attraverso l’atteggiamento di quei clienti che, in alcuni casi, non si scomodano nemmeno a disdire un tavolo appena prenotato. Non è né il primo né l’ultimo caso, ma in un periodo in cui ci sono ristoratori che ancora stentano a risollevarsi dopo le lunghe chiusure imposte dalla crisi pandemica, c’è chi ritiene necessario prendere delle contromisure per tutelare la propria attività.
È quello che ha scelto di fare il titolare di Fat Smoke, ristorante specializzato nella creazione di piatti a base di carne, dopo l’ennesimo episodio avvenuto sabato sera. “Hanno prenotato un tavolo per 10 persone e non si sono presentati – scrive sulle pagine social – Siamo stanchi di questi comportamenti, quindi da oggi, per prenotare un tavolo il sabato chiederemo una caparra, così come tutti fanno negli alberghi”. Una decisione alla quale segue l’invito ai colleghi ristoratori a pretendere un acconto da chi prenota un tavolo il sabato.
“Forse la gente non capisce che per noi i tavoli sono strumenti di lavoro – prosegue nello sfogo – Stiamo ancora attraversando il periodo peggiore della storia della ristorazione. Facciamo i salti mortali per sopravvivere eppure tutto questo accade ancora”.