Una donna di 61 anni, invalida al cento per cento, costretta sulla sedia a rotelle e impossibilitata a lasciare la propria abitazione perché bloccata dalle barriere architettoniche. È la denuncia pubblicata sulle pagine social del sindaco di Bari Antonio Decaro da una utente che, per conto della zia disabile, ha chiesto al primo cittadino di provvedere all’eliminazione delle barriere perché “ogni volta che la donna deve sottoporsi a visita medica siamo costretti a chiamare un’associazione attrezzata di rampa mobile e pagare il servizio”.
Il costo, dai 70 ai 100 euro a chiamata per consentire alla 61enne di lasciare il suo appartamento al quartiere San Pio. L’appello al sindaco di Bari è l’ultima spiaggia – ci fanno sapere telefonicamente – perché la richiesta di eliminazione di barriere architettoniche risalirebbe a un anno e mezzo fa. Dato che l’immobile è di proprietà del Comune di Bari (si tratta di una casa popolare), i singoli condomini non possono provvedere a far installare una rampa per coprire i pochi gradini che dall’ingresso portano all’ascensore, perché sarebbe “un’opera abusiva”.
“Siamo andati personalmente negli uffici comunali almeno una decina di volte – prosegue la donna – perché non c’è nemmeno un numero telefonico da poter chiamare, e ogni volta ci è stato detto che avrebbero predisposto un sopralluogo. Ma nessuno si è mai presentato. Quindi siamo stati costretti a inviare un sollecito tramite il nostro avvocato, ma anche in questo caso non abbiamo avuto risposta. Ecco perché ho deciso di contattare il sindaco”.
Immediata è stata infatti la risposta sulle pagine social da parte dello staff di Decaro che, a quanto pare, con una richiesta di maggiori informazioni ha preso in carico il problema.