La sala rapporto del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari, da oggi, sarà intitolata alla memoria del Colonnello Gabriele MAMBOR, brillante Ufficiale che ha perso la vita lo scorso 22 ottobre e che, dal settembre 2017 al settembre 2020, ha comandato il Reparto Operativo Carabinieri di questo capoluogo. Alla cerimonia, presieduta dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bari, Colonnello Francesco de Marchis, erano presenti la moglie, i tre figli ed il padre dell’alto ufficiale, nonché rappresentanti delle forze di polizia della città di Bari, dell’autorità giudiziaria di Bari e Trani, dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale ex allievi “Nunziatella”.
“L’Ufficiale, – si legge in una nota dell’Arma dei Carabinieri – nel corso della sua meritoria carriera nell’Arma, aveva maturato significative esperienze di servizio in Calabria, Sicilia e Campania che gli avevano permesso di acquisire una profonda conoscenza delle organizzazioni malavitose; tale patrimonio conoscitivo si era rivelato molto prezioso nel contrasto alle varie forme di criminalità comune ed organizzata, di cui era nel tempo divenuto un attento ed esperto analista. Fin dalla data di assunzione del delicato incarico in questa Provincia, aveva mostrato la sua spiccata propensione alle attività investigative, impreziosita da una rara sensibilità operativa, interpretando il proprio ruolo con grande dedizione e senso di responsabilità”.
“Il Colonnello Mambor non ha lesinato energie nel dirigere complesse indagini, riuscendo a guadagnarsi, rapidamente, la stima incondizionata dei suoi superiori e dei militari dipendenti oltre che quella dell’Autorità Giudiziaria. Tra le più importanti l’arresto a Bitonto il 20 aprile 2018 degli autori dell’omicidio di Anna Rosa Tarantino, quello in flagranza, a Sannicandro di Bari, sulla A/14 Bari-Taranto il 18 giugno 2019 di 2 soggetti per un assalto ad un portavalori e il fermo, avvenuto a Bari il 22 settembre 2019 di 2 persone responsabili dell’omicidio di Ranieri Michele e la cattura, a Diso (LE) il 18 aprile 2020 del latitante Giuseppe Magno”.