Il 21 e il 22 settembre nell’istituto Marconi-Hack di Bari le lezioni termineranno alle 12.30. Questa la decisione che ha preso la preside della scuola, Anna Grazia De Marzo, dopo che qualche ragazzo ha avuto un mancamento a causa del troppo caldo nella struttura. “Qualcuno ha avuto un mancamento a causa delle alte temperature di questo periodo e questo clima non è idoneo per stare in classe e la mia intenzione è stata solo quella di salvaguardare la salute dei ragazzi”, ha spiegato la dirigente scolastica a Telebari. “Non me la sono sentita di proseguire le lezoni con questo caldo e non è il caso di continuare. – ha detto – Da questa settimana volevamo già fare la sesta ora e dalla prossima la settima, ma per una questione di sicurezza abbiamo per ora rinunciato”.
Il problema, infatti, è che la maggior parte degli istituti scolastici di Bari sono sprovvisti di un sistema di refrigerazione delle aule e con i climi torridi degli ultimi anni il problema diventa ancora più pressante e con tempi ancora più lunghi. “Gli istituti – ha proseguito la dirigente – non hanno un sistema di areazione tale da poter consentire di fare lezione. E se non c’è l’aria condizionata è assurdo quanto ci chiedono dai piani alti, di mantenere le scuole aperte anche a luglio e agosto. Per fare questo dobbiamo avere edifici idonei ad affrontare queste temperature”.
Negli ultimi anni è aumentata l’attenzione delle istituzioni verso l’edilizia scolastica ma anche a causa del caos Covid alcuni punti sono rimasti per strada, magari incagliati in qualche iter burocratico. Tra questi proprio l’efficientamento energetico che riguarda sia il sistema di areazione sia anche, ad esempio, l’installazione di nuovi e più efficienti infissi: “L’acquisto di condizionatori comporterebbe l’aumento del consumo di energia ovviamente – spiega De Marzo – e siccome il costo ricade sull’ente proprietario che è la Città Metropolitana, non possiamo fare niente. Cinque anni fa siamo stati destinatari di un bando per l’efficientamento energetico della struttura. Solo che ad oggi non so che fine abbia fatto e dove sia finito quel bando, anche a causa, purtroppo, del periodo Covid che ha causato ritardi nelle pratiche burocratiche”.