Treno fermo un quarto d’ora in attesa dei ‘rinforzi’ perché stracolmo. Prima, oltre un’ora e mezza di ritardi per i Regionali. Pendolari furibondi, che inveiscono per il trattamento “degno di un carro bestiame”. L’ennesima protesta dei viaggiatori baresi si è consumata questa mattina, lunedì 6 novembre, nella stazione di Palese (e nelle altre fermate del nord barese), ma è solo l’ultimo atto di una lamentela antica, ripetuta, ormai quasi ‘cronicizzata’.
“In stazione mi hanno riferito che già dalle 7.30 c’erano disagi a causa di alcuni guasti – racconta a Telebari Francesco Corallo, uno dei pendolari – Il nostro treno è rimasto fermo almeno 15 minuti a Palese poiché impossibilitato a partire, causa sovraffollamento. La situazione si è sbloccata attorno alle 9 con l’arrivo di altri due treni che erano in coda, riuscendo così a smistare il flusso di viaggiatori”. Le lamentele sono state generiche e molto pesanti. Stando alla ricostruzione dei presenti, un uomo in particolare, furibondo, avrebbe urlato contro il personale e il capotreno, “intimando di non fare partire il treno poiché stracolmo di gente”.
Sulla linea Pescara – Bari, in effetti, dalle 6.40 la circolazione è stata rallentata per guasti a Giovinazzo e Bari Parco Nord. I treni Alta Velocità, Intercity hanno registrato ritardi fino a 45 minuti, i Regionali invece fino a 95. La situazione critica stamattina ha certamente esasperato gli animi e aggravato le condizioni generali di viaggio, ma le proteste dei pendolari sul sovraffollamento dei vagoni sono quotidiane.