Siamo un popolo creativo, non c’è dubbio. Alcuni locali hanno cominciato a ingegnarsi e immaginare modi alternativi per promuovere le loro serate con dj set e musica, dopo che si è diffuso il timore di ricevere maxi-multe destinate a tutti coloro che sponsorizzano via social questo tipo di intrattenimento. Negli scorsi giorni, infatti, a Bari ci sono stati una serie di interventi sanzionatori, che richiamano il Documento strategico del commercio del Comune di Bari: all’articolo 9 si spiega che per i “piccoli intrattenimenti musicali” è vietata “la pubblicità attraverso stampa, radio e altri sistemi di comunicazione”. Salve dalla norma sono solo le locandine da esporre all’ingresso del locale.
Negli scorsi giorni sono piovute le multe e sono state salatissime. Il Comune ha spiegato che il problema non era la pubblicità via social, ma la mancanza di autorizzazioni per l’evento. La norma, comunque, esiste, e il malcontento monta tra i gestori dei locali: qualcuno sceglie di esporsi e parla ai nostri microfoni. Impedire di sponsorizzare un evento tramite social, ormai parte integrante della vita quotidiana di ognuno per essere costantemente aggiornati, significa “impedire di rientrare nei costi per pagare, giustamente, chi terrà la serata”, lamentano i locali stessi. L’infrazione delle regole talvolta, lo ricordiamo, può portare anche alla chiusura dell’esercizio. “A giugno abbiamo avuto 3 verbali per la musica e 3 giorni di chiusura, in cui avremmo dovuto tenere compleanni e un matrimonio civile”, dichiarano dal Ruffiano, locale del centro città.
Addirittura alcuni gestori per il timore di non avere pubblico a causa della mancata promozione di una serata e, di conseguenza, non riuscire a rientrare nelle spese, hanno preso la decisione di annullare l’evento previsto. Numerosi sono i dubbi che sorgono tra i proprietari a proposito della norma: “Se io non lo scrivo il nome del dj set, ma la serata viene pubblicizzata dal musicista, chi viene multato? Il locale? – commentano dall’EKoinè, storico pub di Carrassi – Se un amico scrive online un post che annuncia l’intrattenimento che si terrà nel locale, vengo multato anche io? Posso essere responsabile io delle azioni di qualcun altro?”. “Fare delle multe perché si pubblicizza online un intrattenimento con dj set è una follia pura – affermano ancora dal Ruffiano – Pensiamo che la situazione stia degenerando, soprattutto se si tiene presente che Bari è una meta turistica importante: non diffondere la notizia di un particolare evento la sera rende muto il locale”. Fa eco l’EKoinè; “Questa decisione, salvo trovare degli escamotage, non farà altro che ammazzare definitivamente i musicisti e chi fa spettacolo”.
Il tema è serissimo, ma in tanti lo affrontano sui social con ironia. Online, per esempio, l’Ekoinè scrive goliardicamente che il giorno X “potrebbe capitare che alcune persone facciano dei monologhi comici al microfono… Noi non ne sappiamo nulla e neanche li conosciamo”. Lo stesso vale per il ‘Ruffiano’ di via Roberto da Bari: “Cerchiamo di non scrivere il nome del dj set, ma semplicemente indicare che ci sarà una ‘bella serata’. Insomma, cerchiamo di non inserire nessun dato pubblicitario che possa giustificare le multe”. Il Comune, ad ogni modo, ha già avviato una riflessione sul tema.