Un appartamento di 130 metri quadrati con tre camere da letto, cucina, soggiorno, uno spazio comune dedicato al tempo libero e al relax e due grandi balconi. È Casa Alhena, la prima esperienza di convivenza fra persone con disabilità diventata realtà a Bari e finanziata nell’ambito del Pnrr-Missione 5. Il progetto prevede la convivenza di sei adulti con disabilità, quattro dei quali già inseriti nella struttura, autosufficienti, impegnati in percorsi di autonomia, autodeterminazione e inclusione socio-lavorativa e individuati dai servizi sociali del Comune di Bari o dal Centro di salute mentale.
Gli ospiti vengono seguiti quotidianamente nella gestione delle loro attività da un’equipe di operatori sociali composta da un coordinatore psicologo, un educatore e un assistente sociale. Gli obiettivi del progetto – come viene evidenziato in una nota del Comune – sono due: il primo è rivolto ai destinatari nell’espressione di autonomia e inclusione, nella speranza che l’esperienza di coabitazione possa dare nuova energia alla vita degli ospiti della casa.
Il secondo è rivolto in maniera più generica al contesto locale, che è chiamato alla realizzazione di un modello di welfare comunitario innovativo. Il progetto è gestito dalla cooperativa sociale ‘Occupazione e solidarietà’, in stretta collaborazione con la ripartizione Servizi alla persona in attuazione del Pon Metro servizi a bassa soglia domiciliari, a ciclo diurno e di prima accoglienza del Comune di Bari. Il taglio del nastro è avvenuto oggi alla presenza, fra gli altri, dell’assessora comunale al Welfare Francesca Bottalico, della direttrice del Csm area 4 Francesca Scorpiniti e del presidente di Occupazione e solidarietà Giuseppe Moretti.