La richiesta al barista era chiara. “Un caffè leccese”, rigorosamente da servire al banco. “Non abbiamo il latte di mandorla, per cui ci sto mettendo un po’ di sciroppo di amaretto”, la risposta, con nessun cenno al prezzo, comunque non esibito bene a vista. Alla fine del veloce sorso, la sorpresa (questa sì, amara): 5.90 euro per la bevanda consumata rapidamente in piedi. Ancora una segnalazione sui ‘prezzi pazzi’ arriva da Casamassima. Qualche mese fa era stato il tiktoker Marco Decarolis a lamentare “costi esorbitanti” per una semplice colazione nel comune del Barese. Ora una nuova lamentela (documentata dallo scontrino) arriva alla redazione di Telebari, da parte di una persona in giro per la Puglia. “Quasi 6 euro per un caffè leccese, è vergognoso – tuona il nostro lettore – Mi avranno fatto pagare in più lo sciroppo di amaretto? In tal caso era una mancanza loro non avere il latte di mandorla e dovevano avvisarmi”.
La stessa persona, inoltre, il giorno prima aveva visitato Ostuni. “Sedici euro per uno spritz, accompagnato da due patatine e due taralli – racconta con delusione – Trentadue euro per due spritz. Manco fossimo sulla terrazza Aperol al duomo di Milano”.