Nei giorni scorsi i finanzieri di Bari hanno sottoposto a controllo oltre 20 autocisterne contenenti circa 460 tonnellate di olio d’oliva dichiarato extravergine proveniente dalla Grecia e destinato a imprese del settore oleario operanti su tutto il territorio nazionale. “La mirata attività di analisi eseguita sul complesso delle spedizioni di prodotti agroalimentari che giornalmente transitano nel porto – spiegano i militari in una nota – ha rivelato l’esistenza, in questo periodo, di una notevole movimentazione in entrata di olio dichiarato extravergine proveniente da altri Paesi”. Da qui, quindi, l’intensificazione dei controlli con l’obiettivo di tutelare le produzioni italiane “sempre più soggette a concorrenza sleale e di contrastare gli illeciti in materia di proprietà intellettuale in genere – aggiungono i finanzieri -, in modo da tutelare il made in Italy da possibili azioni di falsa indicazione dell’origine del prodotto”.
“Tale presidio consente di esperire controlli sulla tracciabilità del prodotto oleario accertandone origine, provenienza e destinazione attraverso l’analisi della documentazione a scorta della merce e il riscontro fisico della stessa – è spiegato -. Il tutto è propedeutico al successivo svolgimento, nelle sedi delle aziende destinatarie, di ulteriori e specifici approfondimenti per verificare, con campionatura del prodotto ed esame organolettico, la correttezza degli operatori del settore nella commercializzazione del prodotto olivicolo”. Anche perché “nell’ambito di recenti controlli non sono mancati casi di accertamento di responsabilità per l’inesatta indicazione delle informazioni riportate nelle etichette del prodotto confezionato e, successivamente, commercializzato anche attraverso piattaforme informatiche”.