Il processo d’Appello all’appuntato dei Carabinieri Antonio Salerno ed al pasticcere Gerardo Giotti, oltre che a Mario Del Vecchio, dovrà ripetersi. È quanto stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione nella serata di ieri, 5 dicembre. Il Carabiniere ed il pasticcere giovinazzese erano stati condannati rispettivamente a 10 anni ed a 7 anni ed 8 mesi per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso. Secondo l’impianto accusatorio, loro e Domenico Laforgia (altro Carabiniere deceduto da qualche mese) avrebbero divulgato segreti d’ufficio e notizie di indagini ed inchieste a carico del clan guidato da Antonio Di Cosola, allora egemone nel Nord Barese. Svelati anche gli orari dei turni dei singoli militari della locale stazione dell’Arma.
A novembre del 2023 la Corte d’Appello di Bari aveva condannato il pregiudicato Mario Del Vecchio, difeso dall’avvocato Marcello Belviso, a 14 anni e 4 mesi, Antonio Salerno, assistito dagli avvocati Mario Malcangi e Angelo Dibello, a 10 anni e Gerardo Giotti a 7 anni e 8 mesi. Quest’ultimo, difeso da Michele Laforgia e Cesare Placanica ha sempre negato ogni addebito, ritenendosi completamente estraneo alla vicenda. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2012 ed il 2018 e l’impianto accusatorio si reggeva sulle rivelazioni di Michele Giangaspero, pentito del clan Di Cosola, a cui però era stata confermata la condanna a 5 anni, 10 mesi e 20 giorni.