“Abbiamo provveduto a depositare un esposto in Procura per un fatto non più tollerabile”. Inizia così una nota diffusa nelle scorse ore dal circolo Legambiente di Barletta. “Sin dai primi giorni di novembre – spiega il presidente Raffaele Corvasce – abbiamo avuto contezza di anomale deposizioni atmosferiche in via Misericordia e dintorni, con presenza di polveri e macchie giallastre su varie superfici: muri, macchine, pavimenti, cartellonistica e arredi. Abbiamo monitorato questa situazione per un po’ di tempo, per poi interfacciarci con due laboratori di analisi per far analizzare, a nostre spese, le polveri”.
“Per tempistiche e modalità di ricerca ad ampio raggio – proseguono da Legambiente -, abbiamo ritenuto necessario fosse più urgente procedere con un formale esposto, fornendo alcuni dati che consentono di circoscrivere il campo. Da indicazioni tecniche a noi pervenute, le sostanze depositate potrebbero essere composti a base di fosforite, ma in questo caso il condizionale è d’obbligo. Unica certezza è che quanto da noi denunciato, non può e non deve restare impunito, confidando in un tempestivo quanto incisivo intervento della Procura”.
AGGIORNAMENTO
Il Comune di Barletta ha avviato accertamenti sulle polveri rilevate nell’area industriale della città e denunciate dalle associazioni e comitato ambientalisti cittadini. A svolgere i rilievi sono gli agenti della polizia locale che dovranno “verificare l’area di estensione e l’entità delle deposizioni segnalate”, si legge in una nota diffusa da Palazzo di città. Gli accertamenti riguardano la “presenza di polveri e macchie di colore arancio di natura analiticamente indefinita in area industriale”, prosegue la nota in cui si evidenzia che “l’Amministrazione comunale si è immediatamente attivata contattando l’Arpa Puglia che ha dato disponibilità a breve a effettuare un sopralluogo per accertare la natura e la possibile fonte di emissione delle particelle”.
Intanto l’azienda Timac Agro Italia, ricevute le segnalazioni di polveri di colore rossastro e ha immediatamente attivato le verifiche del caso, anche attraverso campionamenti. Al momento l’azienda esclude di essere all’origine di queste polveri che hanno caratterizzato l’area industriale ma ritiene opportuno effettuare controlli prima di esprimersi ancor più compiutamente. “Nell’assicurare la piena disponibilità dell’impresa a qualsivoglia forma di accertamento da parte degli enti, – spiega l’azienda in una nota – Timac conferma alla cittadinanza la possibilità di recarsi presso lo stabilimento previo contatto con gli uffici e ribadisce collaborazione con comune, comitati e opinione pubblica per qualunque eventualità.