Il cinema si reinventa e rinasce in nuove forme. A Barletta apre un nuovo spazio polifunzionale per la cultura. Il cinema Opera presenta Opera Omnia: un nuovo modello di imprenditoria che pone al centro una visione moderna della cultura e del suo ruolo nella società.
A 19 anni dall’apertura del cinema Opera a Barletta (20 gennaio 2006) con la direzione artistica e la gestione di Francesco M. Asselta, Opera Omnia – grazie al sostegno di fondi europei – rilancia con nuovi spazi multidisciplinari e una programmazione dedicata al cinema, agli eventi, al food e alla formazione. A partire dalla mostra, curata da Angelo Ceglie (dal titolo “Métal”, di Germaine Krull) che esplora un’idea della fotografia ancora inedita e aprea una nuova era visiva.
Questo lavoro si sposa perfettamente con l’idea su cui si fonda Opera Omnia: uno spazio elegante, nuovo, che guadagna due piani e tanti nuovi ambienti, arricchisce la sua offerta e crea i presupposti affinché le culture possano esprimersi, intrecciarsi, dialogare e dar vita a qualcosa di nuovo, di unico.
“Opera Omnia è una risposta semplice a una questione complessa: la rivoluzione digitale ha investito da anni l’intero comparto culturale, e mentre alcuni aspetti della fruizione non hanno subito alcun cambiamento radicale – spiega il direttore artistico. Francesco M. Asselta – altri hanno subito fondamentalmente una rivoluzione. Pensiamo alla musica o al cinema. Guardare un’opera d’arte è diventata sempre più un’esperienza domestica e solitaria. Questo è un elemento di novità ed è una delle vere ragioni che portano gli spettatori a preferire di restare in casa invece di raggiungere i luoghi classici della fruizione culturale: cinema, teatri, musei. Per questo, e per altri motivi, abbiamo pensato di sintetizzare l’offerta in un luogo di tre piani, completamente aperti dove, oltre alle sale cinematografiche e al cinema, avremo dei luoghi dove ci occuperemo di tutto il comparto dell’arte e delle nuove visioni”.
Da Opera Omnia si potrà fare tanto: guardare un film o assistere a uno spettacolo di stand up comedy, visitare una mostra o vivere l’esperienza della realtà aumentata (una prima operazione sarà dedicata al pittore De Nittis), o ancora mangiare qualcosa o fermarsi per un evento formativo, una retrospettiva su un autore o un regista. “Un club dedicato alla cultura in tutte le sue sfaccettature e alla cultura enogastronomica”, continua Asselta.
Luoghi nuovi e linguaggi diversi, dunque, in cui il cinema resta parte fondamentale della proposta culturale, arricchendosi di nuovi elementi come affiliazioni con i festival più interessanti, per offrire film, serie tv e documentari in esclusiva; programmazione di film in lingua originale; rassegne tematiche e drink da portare in sala per godersi ancora meglio lo spettacolo.
Fra le nuove attività anche la formazione che avrà un ruolo di grande rilievo con l’organizzazione di corsi legati a tutte le discipline della cultura, dello spettacolo e dell’arte, compresa l’enogastronomia.
Opera Omnia vuol mantenere fede al suo nome, e allora oltre agli spazi per le proiezioni, al primo piano ci sono bistrot e bar – aperti anche a musica dal vivo e spettacoli – grazie alla collaborazione con la cooperativa Zerobarriere permette alle persone con disabilità visiva di muoversi autonomamente tramite un’app. A rendere possibile l’operazione un gruppo di professionisti che affiancano il direttore Asselta: Angelo Ceglie (responsabile per la sezione cinema), Riccardo Carbutti (responsabile della sezione progetti speciali teatrali e multidisciplinari), Giusy Caroppo (responsabile della sezione arte contemporanea) e Mauro Bochicchio (responsabile della sezione ricerca e cultura enogastronomica).