Pungenti, croccanti, unici: gli spaghetti all’assassina sono ormai un cult della cucina barese. E aumentano la loro baresità se profumano di un’altra icona culinaria locale: a Bitetto, la spaghetteria “Dorotea” ha proposto per un periodo nel suo menu gli spaghetti all’assassina al gusto di focaccia barese. Un concentrato di sapori tra pomodoro, origano di campagna e olive Termite di Bitetto, il tutto bruciacchiato nella tipica padella di ferro, per un piatto deciso e genuino che profuma di Puglia. Una interessante particolarità, dunque, che ricorda e probabilmente si ispira a quella del gastronomo Sandro Romano, il quale nel 2018 ha presentato gli “spaghetti focaccia”.
Negli ultimi tempi, oltre all’originale realizzato con pomodoro, aglio e peperoncino, il piatto è stato “assassinato” e sono comparse nuove versioni: assassina di mare, realizzata con il polpo o i frutti di mare, alle rape, con la braciola. Tante idee stravaganti, dunque, per la famosa “assassina” che, a volte, si può ritrovare anche come farcitura del panzerotto fritto. E la stracciatella versata sugli spaghetti? Non ha nulla a che vedere con la vera ricetta, difatti la sua aggiunta è da molti considerata un’offesa alla tradizione, quasi un sacrilegio, mentre altri non rinunciano a questo accostamento, introdotto soprattutto per spegnere il ‘fuoco’ del peperoncino.
A Bari, tra l’altro, nel 2013 è nata l’Accademia dell’Assassina: un gruppo di esperti e fan che, oltre ad aver schedato la ricetta, gira per locali ad assaggiare e votare la migliore “assassina”. Nati quasi per caso nel 1967, a Bari, nel ristorante “Al Sorso preferito” per mano dello chef Enzo Francavilla, scomparso a dicembre 2024, questo piatto è diventato nel tempo un vero simbolo della città.
Negli ultimi anni sono stati protagonisti di un grande slancio e oggi è difficile non trovarli nel menù dei locali della città. Conosciuti anche oltre confine, il loro gusto ha catturato le attenzioni di molti chef e dei turisti che affollano il capoluogo pugliese. È proprio il caso di dire che l’assassina colpisce ancora.