Una mappa delle grandi apparecchiature per la diagnostica sanitaria, con un’analisi dello stato di obsolescenza in base ad età ed utilizzo. La Commissione Bilancio del Consiglio regionale della Puglia prosegue nel suo esame sulla dotazione dei macchinari medici. Durante l’ultima audizione, è stato valutato il report di Aress, dal quale è emerso che in Puglia ci sono 553 tecnologie in tutto, tra pubblico e privato, con la prevalenza nel privato incaricato del pubblico servizio che registra il 51% a fronte del 49% del pubblico.
Altro dato è che in Puglia il 27% delle macchine ha oltre dieci anni di anzianità, tenendo presente che a livello nazionale si registra un 37 %. Per le tecnologie dai sei ai 10 anni, come regione ci attestiamo intorno al 29% che equivale al dato nazionale, mentre al di sotto dei 5 anni di vetustà, il 34% si registra in Italia ed il 45% in Puglia.
Le tecnologie più numerose dal punto di vista della prevalenza rispetto alla popolazione residente, sono i mammografi con prevalenza del 39,33% per milione di abitante in Puglia rispetto al dato nazionale del 35%, le TAC del 36% per milione di abitante versus il dato nazionale del 37% e le RM con un dato prevalente del 35% in Puglia versus il dato nazionale del 32%. Fabiano Amati, che aveva avviato questo esame da presidente della commissione, è stato audito come assessore al bilancio. Al termine dei lavori ha fatto il punto sulla situazione.