Un aumento delle registrazioni alla piattaforma Paytourist, per un totale di 3.255 strutture iscritte. È il numero delle attività ricettive nella nella città di Bari, relativo all’anno 2024, molte delle quali controllate dal settore della Polizia Annona che ha dato vita a una task force voluta dall’Amministrazione comunale. Nello specifico, a seguito di 439 verifiche eseguite sono scaturite 551 sanzioni, di cui 8 denunce penali per violazione dell’articolo 109 del TULPS (mancata segnalazione degli ospiti all’autorità di Polizia) e 10 ordinanze di chiusura di attività completamente abusive, tra cui un albergo. Un dato in negativo a cui fa da contraltare l’incasso realizzato dall’ente comunale in merito alle verifiche sull’imposta di soggiorno per l’anno 2024: a fronte di una previsione di bilancio pari a 2 milioni di euro, grazie anche all’attività della task force che ha lavorato al progetto, sono stati incassati circa 4 milioni di euro.
“Gli uffici comunali stanno lavorando a pieno regime sul contrasto all’abusivismo nel settore della ricettività e i risultati sono oggi ancora più evidenti – ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli – Come abbiamo sempre detto, il turismo è una grande opportunità per la città, ma proprio la straordinaria performance ottenuta dalla città di Bari, confermata anche dagli ultimi dati di Puglia Promozione alla Bit di Milano, ci impone di continuare a tenere alta la guardia così da arginare eventuali distorsioni nel settore dell’offerta ricettiva”. Un lavoro importante, quello svolto della Polizia annonaria, grazie alla task force che sostiene le politiche di contrasto ad ogni forma di abusivismo condotte dall’Amministrazione comunale – come ha precisato l’assessora alla Polizia locale Carla Palone – È importante sostenere il lavoro dei nostri agenti che, è bene sottolinearlo, non ha mai uno scopo vessatorio ma persegue sempre l’obiettivo del rispetto delle regole. Perché le attività che agiscono e guadagnano abusivamente lo fanno sulle spalle e sui sacrifici di chi invece rispetta le regole”.