Uno slittamento di oltre un anno per l’avvio dei lavori, inizialmente previsti per maggio 2025. Ci sarà ancora da aspettare per la realizzazione del centro Nemo per le malattie neuromuscolari, un’opera che sarà realizzata nel padiglione Chini del Policlinico di Bari e che è attesa come struttura di riferimento per tutto il territorio. Non ha lasciato indifferenti i malati di Sla e di tante altre patologie gravi e gravissime la notizia proveniente dalle audizioni del consiglio regionale della Puglia.
Il direttore amministrativo del Policlinico, Gianluca Capochiani, ha esposto sommariamente il nuovo cronoprogramma per la realizzazione del centro, comunicando che la commissione di gara che deve valutare le 17 proposte arrivate concluderà i lavori entro il 31 marzo. Sono poi concessi 5-6 mesi per il progetto di fattibilità tecnico-economica e un paio di mesi per la verifica, cui deve far seguito la progettazione esecutiva, e quindi due anni per l’esecuzione dei lavori. La novità è che la gara, inizialmente prevista come gara unica per la progettazione e l’esecuzione dei lavori, sia stata divisa, e il bando in essere attiene alla sola progettazione. Valutando il cronoprogramma, rispetto a quello illustrato a settembre 2024, si registra quindi uno slittamento di oltre un anno, con termine dei lavori a giugno 2028.
Il rischio ora è quello di perdere il finanziamento da 40 milioni del Fondo Sviluppo e coesione, con scadenza il 31 dicembre 2029. “Un anno può sembrare relativo nella percezione dei burocrati sanitari, ma anche un solo giorno è invece decisivo per i malati, perché il trascorrere del tempo non sospende purtroppo il decorso della malattia – spiega l’assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati – il centro per le malattie neuromuscolari serve alla Puglia per occuparsi di gravi malattie neurodegenerative, ma il Policlinico di Bari disattende il suo stesso cronoprogramma. Noi terremo duro e faremo di tutto per ottenere il risultato. Su questa strada continueremo senza sosta ed esitazioni”.