Altre due condanne per l’aggressione allo studente che, lo scorso settembre, arrivato a Milano dalla Puglia per sostenere il test d’ingresso al Politecnico, è stato picchiato e rapinato in Stazione Centrale. Agli imputati sono state inflitte pene di 8 e 6 anni, nel processo con il rito abbreviato condizionato, mentre un terzo presunto complice era stato condannato lo scorso dicembre a 7 anni di reclusione su decisione del gup Alberto Carboni. Le motivazioni della sentenza emessa dal collegio della settima sezione penale del Tribunale di Milano, presieduto dalla giudice Paola Maria Braggion, sono attese entro 90 giorni.
La Procura aveva chiesto condanne rispettivamente a 8 anni e 4 mesi e 5 anni, mentre i difensori Tiziana Bacicca e Massimiliano Leonetti proponevano per entrambi l’assoluzione per non aver commesso il fatto. Come emerge anche dalle immagini delle telecamere agli atti del processo, lo studente, 19 anni, sarebbe stato aggredito da cinque uomini di origini nordafricane, due dei quali sono riusciti a fuggire. Dai video e dalle indagini della Procura, risulta che i tre fermati e ora in carcere, sotto l’effetto di droghe pesanti (crac), avrebbero cominciato a picchiare violentemente il giovane – che non si è costituito parte civile – mentre stava camminando nel tunnel della linea verde della metropolitana ed era al telefono con il padre. Gli arrestati, tutti originari del Marocco, sono accusati di rapina aggravata per aver commesso il fatto in cinque o più persone e “in un luogo tale da ostacolare la pubblica o privata difesa”, ossia il tunnel, e le lesioni aggravate per le “contusioni multiple” provocate al 19enne.