Se Lucera (Foggia) è ufficialmente Capitale regionale della cultura per il 2025 (solo qualche giorno fa, la cerimonia di apertura con il passaggio di consegne con Monte Sant’Angelo, reduce dal titolo 2024), la Puglia già guarda al prossimo anno e fa tesoro delle progettualità e dei dossier, presentati da Alberobello, Brindisi e Gallipoli al ministero della Cultura per la candidatura a capitale 2027, sebbene il riconoscimento alla fine sia andato a Pordenone.
È infatti notizia di lunedì 17 marzo che “Pietramadre”, il nome emblematico dato al progetto culturale che ha messo insieme la città dei Trulli, Castellana Grotte, Noci e Polignano a Mare, è stato scelto dalla Regione quale volano per la città pugliese della cultura per il 2026: “Pietramadre – spiega il sindaco di Alberobello, Francesco De Carlo – è stato il frutto di un lavoro condiviso che è partito dalla consapevolezza di valorizzare un vasto territorio che comunica bellezza e autenticità, unito da un fil rouge invisibile, il senso di appartenenza, e da un elemento primordiale, la pietra, che accomuna i nostri quattro Comuni: i trulli di Alberobello, le grotte di Castellana, i muretti a secco delle masserie di Noci, le scogliere a picco sul mare di Polignano”.
“La Regione Puglia sarà al fianco di Pietramadre perché la vera vittoria è aver messo in moto idee, progetti e comunità, la forza di un territorio che punta sulla cultura come leva di sviluppo strategico per costruire il suo futuro – ha sottolineato Viviana Matrangola, assessora regionale alla Cultura – una Puglia che non è solo destinazione turistica ma culturale, opportunità di ritorno e di restanza”. Non a caso, infatti, a suggellare l’importanza di Alberobello sarà la partenza del Giro d’Italia 2025 il prossimo 13 maggio proprio dalla città dei Trulli nella tappa tutta pugliese che toccherà i quattro comuni di Pietramadre, nonché la costa adriatica per giungere fino a Lecce. Una vetrina ulteriore per la perla del turismo internazionale che nel 2026 celebrerà anche il traguardo dei 30 anni dal riconoscimento Unesco di Patrimonio mondiale dell’umanità (5 dicembre 1996) per i trulli. “Nulla andrà disperso del lavoro svolto nell’ultimo anno, gli entusiasmi, le collaborazioni, il coinvolgimento che ha visto le comunità andare tutte verso un unico obiettivo: trasformare la nostra realtà civica e territoriale. Il percorso è tracciato e Pietramadre è nuovamente in corsa”, aggiunge l’assessora alla Creatività di Alberobello, Valeria Sabatelli.
Come previsto dalla legge regionale del 29 dicembre 2022, n. 32, art. 38 che ha istituito il conferimento del titolo di “Capitale cultura di Puglia” – assegnandolo per il 2023 a Mesagne, poi a Monte Sant’Angelo e infine a Lucera – ad Alberobello toccherebbe il contributo finanziario di 300 mila euro, ma il condizionale è d’obbligo, visto che la stessa legge al comma 4 sottolinea che “nel caso vi siano una o più città della Regione Puglia che siano arrivate a competere per il titolo di Capitale italiana della cultura e che siano giunte in finale, il contributo è ripartito tra di esse in parti uguali”: ragion per cui, essendo tre le finaliste pugliesi per il titolo del Mic per il 2027, ad Alberobello, Brindisi e Gallipoli si assegnerebbe un contributo di 100 mila euro per ciascuna città. Somma che si dovrebbe poi ripartire in quattro parti uguali per i Comuni protagonisti del progetto “Pietramadre” (Alberobello, Castellana, Noci e Polignano), a cui arriverebbero quindi solo 25mila euro cadauno.