Fra 330 giorni, dove un tempo sorgeva una fabbrica di elementi per l’edilizia in amianto, ci sarà un parco urbano che abbraccerà tre quartieri di Bari rappresentando un enorme polmone verde. Il cantiere del Parco della rinascita, sui suoli della ex Fibronit bonificati, è stato inaugurato il 7 aprile. Entro la primavera del 2026, grazie al co-finanziamento del Pnrr, diventerà un’area verde aperta a tutta la città, con spazi di socializzazione, aree per lo sport e per i bambini, servizi e un imponente progetto di forestazione urbana.
Alla cerimonia erano presenti, fra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’eurodeputato Antonio Decaro, il presidente di Sinistra Italiana Nichi Vendola, il sindaco Vito Leccese e il presidente del Comitato cittadino ex Fibronit, Nicola Brescia. “Questo parco non restituirà serenità alle famiglie colpite – ha detto Leccese – ma il compito di noi amministratori è seminare speranza, e oggi quei semi cominciano a germogliare”. L’area, ha aggiunto, “diventerà un luogo di vita, rinascita, rigenerazione urbana”. Emiliano ha ricordato che il progetto rappresenta “una delle rarissime varianti da area edificabile ad area a verde, ci siamo arrivati partendo dal basso, con la collaborazione dei cittadini”. E ha inoltre evidenziato che in Puglia “75 milioni di euro serviranno a rimettere in sicurezza le discariche”, senza dimenticare la “battaglia per la salute dei cittadini di tarantini. Il ministro Urso ci ha promesso che la siderurgia italiana sarà decarbonizzata a questo è un risultato straordinario”. Brescia ha sottolineato che “per il Comitato questo cantiere rappresenta il raggiungimento dell’ultimo obiettivo, ora saremo presenti per verificare che tutto vada nel modo giusto”, per la città invece rappresenta “una rinascita morale e civile, perché è un risarcimento minimo per il dolore subito dalle famiglie”.
Il commento di Antonio Decaro, ex sindaco di Bari e presidente della commissione Ambiente dell’Ue: “Questo è un giorno importante e mi fa piacere aver partecipato a un pezzo di questa storia di riscatto. È una storia di sofferenza, dolore, perdite, ma anche di riscatto, giustizia e coraggio per la città. Qui c’era la fabbrica della morte – ha aggiunto – ora presto ci saranno alberi e bambini che potranno giocare nelle aree a loro destinate”. “È stato un percorso lungo – ha ricordato Decaro – ho ricevuto il testimone da Michele Emiliano e l’ho ceduto a Vito Leccese, ma questa staffetta non sarebbe stata possibile senza il comitato cittadino ex Fibronit e Maria Maugeri, perché la loro determinazione ci ha aiutati a superare tante difficoltà”.