Stati di ansia, panico, disturbi del sonno e timore del contagio. Queste le più diffuse conseguenze del lungo periodo di quarantena al quale tutti sono sottoposti e che, a lungo termine, può avere un impatto significativo sulla salute mentale e quindi sul benessere psicologico collettivo. Per questo, gli psicologi di Puglia hanno voluto stilare un vademecum particolare: 12 consigli per affrontare le emozioni negative derivanti dall’emergenza sanitaria in atto.
“L’assoluta singolarità del momento che stiamo vivendo sta mettendo tutti di fronte a nuovi contesti e nuove sensazioni con i quali dover convivere – spiega il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Puglia, Vincenzo Gesualdo -. Per questo il Consiglio dell’Ordine vuole dare un contributo per far fronte alle problematiche emerse dall’emergenza Covid-19 e, attraverso le psicologhe Anna Palumbo e Laura Corvaglia, ha stilato un vademecum contenente i consigli per orientare al meglio i pensieri, gli atteggiamenti e i comportamenti dell’intera comunità”. Ecco quindi, i 12 consigli degli psicologi.
1. Può capitare in questo periodo di provare diverse emozioni: ansia, paura, agitazione, rabbia. In questi casi è opportuno fermarsi, riconoscere quale stato emotivo si sta provando ed accettarlo come una reazione normale ad un evento anormale;
2. Spesso l’intensità delle emozioni negative dipende dalla percezione che abbiamo delle cose. Tanto più è elevata la percezione del rischio, tanto più affrontiamo la situazione con un enorme carico di stress. È bene riconoscere che adottando le misure di sicurezza che ci sono state suggerite dalle istituzioni, non solo ci si protegge da un eventuale contagio, ma anche dallo stress causato da una percezione del rischio sopraelevata;
3. Può accadere di utilizzare i mezzi di comunicazione in maniera eccessiva o errata, al fine di essere sempre informati sui nuovi sviluppi della pandemia in atto. Evitare la “bulimia di informazioni” ci aiuta a ridurre il sovraccarico emotivo, informandosi solo attraverso canali istituzionali;
4. Utilizzare i canali social per mantenere rapporti piacevoli con familiari ed amici. Il supporto sociale, infatti, è uno dei maggiori fattori che acquietano lo stato di stress;
5. Darsi delle regole quotidiane, mantenendo il più possibile quelle ordinarie e imparando, laddove si lavori da casa, a delimitare spazi e tempi da dedicare al lavoro;
6. Dedicare il tempo ad attività che prima non riuscivamo a svolgere e dare dignità e valore ad ogni momento della giornata, ad ogni gesto o abitudine, dedicando a ciascuno spazio e tempo;
7. Dedicare un momento della giornata all’attività fisica, in quanto questa migliora la capacità di concentrazione, l’umore, il sonno ed il benessere psicologico in generale, determinando la naturale liberazione di endorfine, definite come ormoni del benessere;
8. Utilizzare questo periodo per acquisire maggiori risorse personali, imparando a tollerare la noia e la frustrazione;
9. Favorire, a fine giornata, la decompressione emotiva dedicandosi ad attività rilassanti quali un bagno caldo o la lettura di un libro, al fine di facilitare il sonno;
10. Spiegare ai bambini la situazione che stiamo vivendo, in maniera chiara e attraverso un linguaggio semplice fatto di immagini e giochi;
11. Organizzare la giornata dei bambini, dedicando il tempo alle attività scolastiche, di svago e creative, ma anche alla noia, dando opportunità di crescita alla creatività e alla fantasia;
12. Sostenere il più possibile gli anziani con chiamate, al fine di evitare il senso di isolamento e solitudine che questi vivono.