Una rimodulazione della rete Covid. La riattivazione di una parte dei reparti e delle sale operatorie. Potremmo chiamarla fase 2 della gestione sanitaria, sebbene si discosti per tempi e modalità da quella più discussa che riguarderà la ripartenza economica di tutto il paese.
La Regione Puglia si prepara a riorganizzare nuovamente le strutture ospedaliere con la dismissione di una parte dei reparti Covid. La data del 31 luglio, prevista sulla carta dal Piano Ospedaliero per l’emergenza, sarà evidentemente anticipata in ragione dell’evoluzione dell’epidemia in Puglia. Tra gli ospedali che torneranno molto presto alla normalità ci sarà sicuramente il Policlinico di Bari. Il plesso Asklepios, quasi interamente dedicato all’emergenza Covid, svolgerà di nuovo le sue normali funzioni per lasciare la gestione dei pazienti infetti solo ad alcune delle strutture già attive.
Solo per la provincia di Bari sono in questo momento operativi il Miulli di Acquaviva come ente ecclesiastico e le due private Villa Lucia di Conversano e Anthea Hospital a Bari. L’obiettivo, per i prossimi mesi, è dunque quello di concentrare in 3-4 strutture su tutta la Regione con il supporto della rete del territorio, i pazienti colpiti dal virus.
Se da un lato la diminuzione dei nuovi casi e soprattutto dei pazienti ospedalizzati e in terapia intensiva avallano questa valutazione, dall’altro non mancano i dubbi su alcuni aspetti. In primo luogo la possibilità di un ritorno del contagio dopo la riapertura. A cui si aggiunge la verifica sull’efficienza delle USCA, le unità per l’assistenza domiciliare che partiranno dalla prossima settimana. Il modello che tende a ridurre il più possibile l’ospedalizzazione del paziente in altre regioni si è rivelato vincente.
Ma una valutazione più chiara sarà possibile solo alla partenza effettiva del servizio anche qui in Puglia. “Stiamo pensando di far tornare alla normalità alcuni ospedali che ospitano reparti Covid – ha spiegato il Direttore del Dipartimento per la Salute Vito Montanaro – ad oggi i posti occupati sono pochi rispetto a quelli messi a disposizione. C’è bisogno di dare risposta ai cittadini anche su cure di altra natura rispetto al Coronavirus. In tal senso la progressiva riduzione dei posti letto riguarderà anche il plesso Asklepios del Policlinico di Bari”.
Resta però la possibilità di un ritorno dei contagi dopo la riapertura. “Stiamo pensando a questa ipotesi, come ci raccontano gli epidemiologi probabilmente in autunno, e abbiamo già dichiarato di essere nella condizione di identificare 3-4 grandi strutture in tutta la Puglia destinate al Covid che non intercettino l’attività ordinaria. I due policlinici ma, in generale, gli ospedali dei capoluoghi di provincia devono essere destinati alla cura di altre patologie. E’ ovvio che, laddove dovesse rivelarsi necessario, anche queste strutture potranno essere coinvolte nella gestione dell’epidemia”.