“L’annuncio fatto stamattina dal Ministro della Salute Speranza circa l’uscita della Puglia dal Piano di rientro sanitario con il miglioramento degli indici relativi ai livelli essenziali di assistenza, è una notizia di vitale importanza per tutti i cittadini e va a merito dell’amministrazione regionale degli ultimi 10 anni, che anche grazie al continuo confronto e sollecito dei sindacati confederali è riuscita a rimettere a posto i conti”. Così, in una nota, Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia.
“Abbiamo attraversato anni difficili a causa di scelte disastrose che vengono da lontano, un piano di rientro lacrime e sangue da 450 milioni di euro, la chiusura di molti ospedali, l’impossibilità a far fronte al naturale turn over del personale sanitario – ha detto ancora Gesmundo -. Ora si potrà finalmente procedere alle assunzioni di nuovo per colmare le lacune degli organici, così come finalmente procedere a investire nella sanità territoriale e affrontato il non più rinviabile tema delle liste d’attesa per gli esami specialistici”.
“La recente crisi sanitaria ha evidenziato l’importanza di un sistema sanitario pubblico solido e territorialmente diffuso – conclude il segretario -. La fuoriuscita dal Piano di rientro deve aprire una nuova stagione affinché un diritto costituzionale qual è quello della tutela della salute sia garantito pienamente per tutti i cittadini pugliesi, aumentando qualità e quantità delle prestazioni. Non trascurando infine il valore e la ricaduta anche sul piano occupazionale che rappresenta tale provvedimento, in una regione affamata di lavoro”.