Spostamenti tra regioni certamente vietati per un’altra settimana, limitazioni nei movimenti tra comuni della stessa regione e restrizioni ‘da festività natalizie’ per ristoranti e bar. E poi l’abbassamento delle soglie per entrare in zona arancione o rossa, con almeno sette regioni a rischio. Tra cui la Puglia. Sono questi i punti principali del nuovo decreto che verrà partorito nelle prossime ore dopo il lungo confronto tra Governo e Regioni.
Il decreto prevede dunque il divieto di mobilità tra le regioni – al netto dei soliti motivi di lavoro, necessità e salute – fino al 15 gennaio. Come accaduto durante il periodo natalizio ci si potrà spostare per andare a casa di amici o parenti “nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minori di 14 anni” ma solo una volta al giorno. Misure che introducono di fatto una zona gialla ‘rafforzata’ e che varranno il 7 e l’8 gennaio. In questi due giorni sarà anche possibile spostarsi all’interno della propria regione e riapriranno bar e ristoranti, con orario fino alle 18.
Nel weekend, invece, scatterà la zona arancione in tutta Italia. Stop a pranzo o caffè fuori e spostamenti vietati tra i comuni, salvo movimenti “dai comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”.
Il governo poi abbassa le soglie che fanno scattare la zona arancione o rossa. Una regione con Rt da 1 a 1,25 diventa arancione, con Rt da 1,25 a 1,50 diventa rossa. Il nuovo sistema scatterà però da lunedì 11 e farà riferimento al monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità di venerdì. Ad oggi in arancione andrebbero Calabria, Liguria, Lombardia, Puglia e Veneto – tutte un Rt superiore ad 1 – mentre sono al limite Marche ed Emilia Romagna. Il Governo si riunirà nuovamente all’inizio della prossima settimana per capire come muoversi dopo il 15 gennaio.