L’epidemia si trova “in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti”. A rilevarlo è la bozza di monitoraggio settimanale redatta dall’Istituto Superiore della Sanità. L’analisi dei dati che emergono dal monitoraggio, così, dal 10 gennaio porta in area arancione ben 5 regioni: Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà in serata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica e resterà valida fino a venerdì 15, data in cui scadrà il DPCM. Con il nuovo decreto poi, fa sapere il ministero della Salute, verranno valutate eventuali proroghe.
Nel periodo 15-28 dicembre, rileva il monitoraggio dell’ISS, l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,03 (range 0,98 – 1,13), in aumento da quattro settimane e per la prima volta, dopo sei settimane, sopra il valore 1. Tre regioni – Calabria, Emilia Romagna e Lombardia – hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel valore inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2. Altre 6 – Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta – lo superano nel valore medio e altre quattro lo raggiungono (Puglia) o lo sfiorano (Lazio, Piemonte e Veneto).