Un’Italia quasi tutta arancione, con Lombardia e Sicilia che rischiano il rosso, e la novità del bianco come “segnale per il futuro”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. La bozza del nuovo decreto anti Covid, in vigore dal 16 gennaio e fino al 5 marzo, è pronta.
A partire da lunedì le scuole superiori di secondo grado “adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica […] in modo che […] almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”. Per le scuole dell’infanzia, per le elementari e le medie, prosegue il testo, la didattica continua a svolgersi “integralmente in presenza”.
Per i bar e le attività commerciali che vendono bevande e alcolici, come le enoteche, scatta il divieto di vendita da asporto alle 18. Un’imposizione che dovranno rispettare “i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25”, si legge nel testo. Seppure nella riunione con il governo di ieri le regioni avevano chiesto che fosse vietata solo la vendita di bevande e non l’asporto in generale.
Sarà possibile andare a casa di amici e parenti, in massimo due persone, anche in zona rossa. “Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata – si legge nella bozza – è consentito nell’ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale”. Chi vive nei comuni con meno di 5mila abitanti, dice ancora il decreto, potrà invece spostarsi per una distanza non superiore ai 30 km dal confine, con esclusione dei capoluoghi di provincia”.
Nelle zone gialle riaprono i musei, gli istituti e i luoghi di cultura. I musei saranno aperti dal lunedì al venerdì “a condizione che detti luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali nonché dei flussi di visitatori, garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone”.
Via libera alle crociere: “i servizi di crociera da parte delle navi passeggere di bandiera italiana possono essere svolti nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico”. Gli impianti sciistici, infine, rimarranno chiusi fino al 15 febbraio. Dopo quella data potranno aprire gli impianti “solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.