Altro che 8 milioni di euro. L’ospedale di emergenza realizzato in Fiera per il Covid costerà alla fine più del doppio. A svelarlo è stato il Direttore Del Dipartimento Regionale della Protezione Civile Mario Lerario, assieme al presidente Michele Emiliano, nel corso della consegna ufficiale della struttura al Policlinico di Bari, che gestirà i 152 posti, più i 2 delle sale operatorie che entreranno in funzione da febbraio.
Obiettivo: liberare il principale polo ospedaliero del capoluogo per riprendere l’attività ordinaria. Nonostante il completamento in tempi brevi, i nodi da sciogliere restano ancora parecchi: prima di tutto sul reperimento del personale. Sebbene dalla Regione abbiano rassicurato sul fatto che questo tipo di composizione ottimizzi l’utilizzo di medici e infermieri, i dubbi avanzati dai sindacati, in particolare AAROI EMAC, restano.
Ma la questione più grande che emerge proprio nel giorno della consegna è quella sui costi. Al programma iniziale hanno fatto seguito ben cinque ordini di servizio. Alla fine si conterebbe un costo di 112mila euro a posto letto, che moltiplicato per 152 fa oltre 17 milioni di euro. Molto meno di quanto costerebbe di solito un posto letto, ma decisamente una bella cifra per un ospedale temporaneo.
A proposito: la struttura realizzata all’interno della Fiera da Cobar e Oxygen potrebbe restare come una sorta di presidio fisso per le maxi emergenze anche dopo la fine della Pandemia. Come e perché ancora non è chiaro, considerato che tra le altre spese inizialmente non considerate c’è anche il canone di utilizzo versato all’ente fiera: 110mila euro al mese. Se questo non fosse sufficiente la Regione ha valutato la possibilità di realizzare ulteriori tre moduli da 16 posti. Nel frattempo una nota a margine: assente al tavolo delle autorità che hanno preso parte alla consegna l’assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco.