Un’occasione per celebrare e ricordare gli eventi del 1938, quando lo speleologo Franco Anelli si calò per la prima volta nella caverna della Grave e diede inizio all’esplorazione che lo condusse, insieme al castellanese Vito Matarrese, alla scoperta di uno dei luoghi naturali più sorprendenti della Puglia. Una piccola cerimonia con pochi partecipanti, nel rispetto di tutte le prescrizioni anti contagio ma con il solo obiettivo di commemorare, a 83 anni dall’accaduto, l’impresa del 23 gennaio 1938 e chi la rese possibile, si è svolta questa mattina presso le Grotte di Castellana.
Pochi momenti per ricordare, come ogni anno, l’importante ricorrenza. Brevi quelli istituzionali e quello religioso. Intenso quello commemorativo, con l’omaggio floreale al busto dello speleologo che per primo si calò attraverso la voragine della Grave e la riproduzione di un commovente intervento video di suo nipote Francesco Anelli.
“Le grotte sono l’orgoglio di Castellana, – ha sottolineato il sindaco di Castellana, Francesco De Ruvo – la nostra comunità ha un legame indissolubile con il sito carsico, come anche tanti lavoratori e famiglie sono legate a questa meraviglia d’Italia che ogni anno attira turisti da tutto il mondo. Questo è un momento difficile, ma nonostante tutto siamo usciti dal 2020 in maniera egregia dal punto di vista economico-finanziario e siamo fiduciosi che presto ci lasceremo alle spalle le difficoltà. In quest’ottica stiamo lavorando sperando di poter riaprire il prima possibile”.