“L’ingresso in zona rossa per l’aumento dei contagi da Covid e la chiusura di molte attività commerciali è un disastro annunciato: non sono i negozi a produrre e diffondere i contagi, ma i trasporti e le scuole. I commercianti subiscono questa situazione e per questo vanno sostenuti con i ristori che non saranno mai troppi, se arriveranno. E i livelli di consumo pre pandemia saranno ripristinati non prima del 2024”. Lo sostiene Benny Campobasso, presidente di Confesercenti di Puglia, riferendo che “l’ultimo report di Confesercenti denuncia che oltre 4mila aziende pugliesi sono a rischio chiusura: con le nuove misure restrittive, quel numero è sicuramente destinato a crescere”.
Confesercenti è convinta che “la lenta ripresa delle attività farebbe tornare alla normalità il commercio, mentre l’altalena stop and go è un massacro economico”. Ci sono “aziende della ristorazione, della filiera turistica e del commercio della moda, che rappresentano il 90% delle 380mila aziende del nostro terziario, completamente ferme da mesi e senza ristori”.
“Sicuramente – prosegue Campobasso – i flussi turistici saranno di prossimità e si perderà una importante fetta di mercato straniero che con impegno e sacrifici avevamo conquistata negli ultimi anni”. Quanto al “commercio online nell’anno del Covid, che ha raggiunto il 40% raddoppiando il dato del 2019”, per Confesercenti “favorisce i grandi gruppi e non lascia risorse sul territorio. Tuttavia, molti esercizi di prossimità si sono organizzati per il commercio online, il quale sfortunatamente non può essere esteso a tutte le categorie”.