Uno ‘scoiattolo volante’ in giro per Molfetta. Il nome esatto, in realtà, è petauro dello zucchero: piccolo marsupiale della famiglia dei Petauridi. È chiamato impropriamente ‘scoiattolo volante’ per la capacità di spiccare lunghi salti planati grazie alla membrana estensibile che collega i suoi arti. Solitamente vive nelle foreste dell’Indonesia, dell’Australia e della Nuova Guinea. Lo scorso pomeriggio, però, era evidentemente impegnato in una gita in Puglia.
“Ancora una volta specie esotiche in giro per le nostre periferie – scrive sui social Pasquale Salvemini, del WWF di Molfetta -. Il petauro è stato trovato dagli operai della Multiservizi, mentre sfalciavano l’erba nei pressi di Lama Martina. L’animale, innocuo per l’uomo, molto probabilmente sarà fuggito da qualche abitazione della zona. Si presentava disidratato e affamato. Preso subito in custodia dal sottoscritto, quindi, è stato idratato e alimentato”.
Il petauro dello zucchero si ciba prevalentemente di frutta, ma in cattività è molto importante che si integri alla sua alimentazione anche carbonato di calcio, perché non vada incontro a ipocalcemia e rachitismo. Il suo peso forma è di circa 70-80 grammi. Al mondo non se ne contano più di 10mila esemplari.
In queste ore poi, sempre nel Barese, è stata salvata anche una civetta. Trovato sulla strada statale 100, in prossimità dell’uscita per Valenzano, il volatile, con un’ala malconcia, è stato affidato alle cure di una veterinaria.