“Sono venuti gli americani ma non hanno comprato nulla, mi hanno dato però una medaglietta con la loro bandiera”. È un po’ delusa Teresa, mentre di fronte al Castello Svevo di Bari che accoglie i grandi della Terra per il G20, impasta lentamente le orecchiette di semola e grano arso.
Oggi il suo banchetto artigianale, in legno consumato dal tempo, lo ha spostato più avanti, per farsi vedere. Così è stato, infatti. “Sono venuti – ha detto riferendosi a una delegazione di americani – e mi hanno chiesto cosa faccio e come si fa, forse volevano portare i segreti della mia cucina in America, ma non hanno comprato nulla”.
Teresa, però, è felice lo stesso. Perché le hanno regalato una spilletta. “Ora te la mostro”, dice mentre entra nella casetta al primo piano, orgogliosa del piccolo cimelio di cui parlerà ai suoi nipotini. Accanto al suo banco da lavoro c’è quello di nonna Maria, un pezzo di storia di Bari Vecchia. A lei, per farla arrabbiare, un giovane dice che sono un ministro contrario alla vendita della pasta fresca in strada. “Dovete dare lavoro ai giovani”, coglie subito l’occasione di dire nonna Maria, “questo dovere fare, invece di pensare alle vostre tasche”.