Vaccinazione, tampone o guarigione dal Covid. Nonostante le preoccupazioni per il Covid, in molti non rinunceranno a viaggiare all’estero quest’estate, contagi permettendo. Il blocco delle prime dosi per gli Under 50 da un lato sarà un’occasione persa per far vaccinare molti giovani, dall’altro complicherà i piani di chi sta programmando le sue vacanze.
La vaccinazione, però, non è l’unico modo per spostarsi ma solo una delle alternative, certamente la più sicura, per viaggiare serenamente. Tampone negativo o certificato di guarigione sono le altre due possibili opzioni. Le disposizioni, però, variano da paese a paese e il green pass, fornito già dopo la prima dose, non è sempre sufficiente per muoversi. Senza dimenticare che le regole possono cambiare da un giorno all’altro, in funzione dell’evoluzione del contagio.
A tal proposito è bene verificare costantemente gli aggiornamenti relativi al singolo Paese sul sito della Farnesina “Viaggiare Sicuri” e sui siti istituzionali dei ministeri del turismo della propria destinazione. Tutte le disposizioni sono predisposte in modo tale che non si sia costretti, almeno tra paesi dell’Unione Europea, all’isolamento all’arrivo o al ritorno da un paese estero.
Per fare un esempio, per coloro i quali vogliamo partire verso la Grecia, uno dei Paesi più collegati con l’Aeroporto di Bari – Palese, non basta aver completato l’intero ciclo vaccinale. Il lasciapassare si ottiene solo se sono passati 14 giorni dalla seconda dose (o la dose unica per Johnson). In alternativa ci si deve sottoporre a tampone nelle 48 ore (antigienico) o 72 ore (molecolare) antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale.
A tal fine all’aeroporto di Bari è possibile effettuare il tampone nell’apposita postazione, a pagamento e previa prenotazione. Sempre che non si sia guariti precedentemente dall’infezione. Ovviamente gli stessi obblighi valgono al ritorno. In aggiunta sarà obbligatorio compilare un questionario per segnalare la propria presenza sul territorio greco. Chi non rispetta queste regole dovrà sottoporsi a un periodo di dieci giorni di quarantena con test di positività al termine.
Come detto le regole possono essere più o meno stringenti a seconda della destinazione. Per entrare in Croazia, ad esempio, basta che siano passati 22 giorni dalla prima dose.
Per tutti i viaggi, in Italia e all’estero, la regola principale resta comunque quella della prudenza. Evitare luoghi affollati e indossare se necessario, anche laddove non sia previsto l’obbligo, le mascherine. Tornare a viaggiare passa anche da alcuni piccoli sacrifici.