“L’immagine dell’Italia, soprattutto in Europa e nei rapporti con gli Stati Uniti, è sicuramente migliorata, soprattutto per ragioni di politica interna, perché abbiamo gestito bene questa crisi, con un’azione coerente prima del Governo Conte e poi del Governo Draghi che sostanzialmente si sono mossi sulla stessa linea, di grande cautela e di rispetto della comunità scientifica”.
Lo ha detto Massimo D’Alema, presidente della Fondazione ItalianiEuropei, a margine dell’incontro “Cenerentola: la politica estera italiana” nell’ambito di “Polittica”, la scuola di formazione politica organizzata a Bari dall’associazione La Giusta Causa. “L’Italia – ha detto D’Alema – è il Paese che è stato più prudente, più attento ad assumere misure di tutela della salute dei cittadini, più impegnato sui vaccini e questa posizione ha pagato, perché poi ha creato anche le condizioni perché potesse esserci una ripresa economica più robusta”.
“Negli ultimi anni – ha detto ancora D’Alema – il ruolo dell’Italia non è stato enorme, al di là delle responsabilità dei singoli. Anzi, credo che Di Maio sia un buon ministro degli Esteri, è la situazione del Paese, la mancanza di una guida politica coerente, i cambiamenti di governo, che rendono difficile esercitare un ruolo incisivo nella politica estera”.