“Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico”. Questo il titolo della nota inviata nella giornata di ieri alle scuole dal Ministero dell’Istruzione: un documento di natura tecnica contenente le nuove direttive Covid da seguire. La nota è stata elaborata con il contributo dell’Istituto Superiore di Sanità. “Le misure introdotte dal documento, attraverso la collaborazione tra le scuole e le autorità sanitarie locali – spiegano da Roma -, favoriscono l’erogazione del servizio scolastico in presenza, supportano il dirigente scolastico nelle iniziative da assumere nell’eventualità di casi positivi e permettono di rendere il più possibile omogenee, a livello nazionale, le misure di prevenzione da attuare a cura dei dipartimenti di prevenzione”.
“In presenza di un caso positivo in ambito scolastico, le azioni di sanità pubblica ricadono nell’ambito delle competenze dei Dipartimenti di Prevenzione (DdP) che risultano incaricati della disposizione delle misure sanitarie da intraprendere, inclusi l’isolamento dei casi, la quarantena dei contatti e le tempistiche per il rientro a scuola degli alunni e degli operatori scolastici – ricordano dal Ministero dell’Istruzione -. Fino all’intervento dell’autorità sanitaria, nell’immediatezza della conoscenza del caso positivo, l’Istituto scolastico attiva la seguente procedura già definita e standardizzata, che non comporta alcuna valutazione discrezionale di carattere sanitario”.
“Il dirigente scolastico, quindi – prosegue la nota – informa subito il DdP della presenza del caso positivo a scuola. Individua i ‘contatti scolastici’, come di seguito riportato. Sospende temporaneamente le attività didattiche in presenza per i ‘contatti scolastici’. Trasmette ai ‘contatti scolastici’ le indicazioni standardizzate preventivamente predisposte dal DdP. E segnala al DdP i ‘contatti scolastici’ individuati”. A chiarire il concetto di ‘contatti scolastici’, dunque, ci pensa la nota stessa qualche riga più giù. “Il dirigente scolastico individua come ‘contatti scolastici’ – è spiegato – i bambini appartenenti alla stessa sezione/gruppo del caso positivo per i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia. I compagni di classe del caso positivo, per la scuola primaria e secondaria. E il personale scolastico (educatori, operatori e insegnanti) che ha svolto attività in presenza per almeno 4 ore nello stesso ambiente del caso positivo”.
“Sono comunque presi in considerazione i contatti intervenuti nelle 48 ore prima dell’insorgenza dei sintomi del caso oppure nelle 48 ore antecedenti la data dell’esecuzione del test risultato positivo, se il caso è asintomatico – specificano da Roma -. Con riferimento a tali soggetti, fino all’intervento dell’autorità sanitaria, il dirigente scolastico è autorizzato a sospendere temporaneamente le attività didattiche in presenza e trasmette loro le disposizioni standardizzate, preventivamente predisposte dalle autorità sanitarie, contenenti le indicazioni da seguire”. La principale novità è rappresentata dal fatto che i ‘contatti scolastici’ sono sottoposti, secondo queste indicazioni, a sorveglianza con testing e devono, dunque, effettuare test diagnostici con le tempistiche indicate nel documento tecnico e predisposte dal DdP: se il risultato è negativo possono rientrare a scuola, se invece è positivo non possono rientrare a scuola e devono informare il DdP e il medico di medicina generale. Il DdP informa tempestivamente il dirigente scolastico e il referente scolastico Covid in caso di ulteriori casi positivi.
“In merito alle condizioni di rientro a scuola per i soggetti sottoposti a misure di salute pubblica, è previsto quanto segue – conclude la nota -. Il rientro a scuola dei soggetti sottoposti a sorveglianza con testing può avvenire solo se questi sono in possesso di attestazione rilasciata dai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica in merito all’effettuazione del tampone e all’avvenuto rilascio del relativo risultato ovvero in seguito ad una comunicazione da parte del DdP. Le condizioni per il rientro a scuola dei soggetti posti in quarantena sono verificate da parte dei DdP in applicazione della Circolare del Ministero della Salute numero 36254 del 11 agosto 2021 che prevede misure differenti in funzione dello stato vaccinale o dell’esito del test diagnostico. Tali dati non sono nella disponibilità della scuola e quindi non vanno trattati”.