Una visita all’esterno dell’ambulatorio della Guardia medica, sullo scivolo destinato ai disabili. “Appena un controllo rapido della gola con la lucina, e neppure l’auscultazione dei polmoni per fare una diagnosi più accurata: tutto fuori dallo studio, per strada, con una modalità inaccettabile”.
Valeriano Antifora è su tutte le furie. Nella serata di lunedì, racconta, ha avuto necessità di recarsi alla guardia medica di San Pio, perché infastidito da tosse e mal di gola. Il 58enne, residente a Catino, denuncia quanto accaduto sui social, e promette un esposto all’azienda sanitaria di riferimento, dopo avere chiamato il 113. “Ieri alle 20 sono arrivato davanti alla guardia medica di San Pio – spiega – Alle 20.15 il dottore si è presentato, ma non appena gli ho raccontato quali sintomi avessi, mi ha immediatamente detto che non avrebbe potuto visitarmi all’interno dello studio. Era molto infastidito”.
Antifora ricostruisce il battibecco nato con il medico, alla presenza – ricorda – della guardia giurata. “Il dottore insisteva, facendomi notare che in questo periodo non è possibile fare una visita completa all’interno dello studio alla presenza di sintomi come il mal di gola o la tosse – dice Antifora – E allora mi chiedo: che senso ha mantenere un servizio regolarmente aperto, se poi i pazienti devono essere visitati parzialmente, e per giunta per strada? Mi sono sentito ‘nudo’, là fuori, in piedi sullo scivolo per disabili. Avrei dovuto mentire sui sintomi, dichiarando di avere male al braccio per potere essere ricevuto nello studio?”.
I toni si sarebbero fatti pesanti, tanto da fare annunciare al medico che si sarebbe rivolto ai Carabinieri. Il 113, in realtà, lo ha chiamato Antifora, che ha segnalato il caso anche a un consigliere comunale per segnalare l’accaduto e scriverà un esposto all’ambito sanitario di riferimento. La Asl di Bari, intanto, ha avviato le verifiche sul caso.