Il Tribunale di Bari ha deciso. Entro lunedì 17 gennaio i gestori del Palace Hotel dovranno lasciare l’immobile ad angolo tra corso Vittorio Emanuele e via Francesco Lombardi: storico albergo della città attivo da oltre mezzo secolo. I giudici sono stati interpellati in seguito a un contenzioso tra la proprietà dell’hotel, che fa capo alla famiglia Di Cagno Abbrescia, e la società che gestisce l’albergo, la Palace Eventi Srl, nato, sembrerebbe, per alcuni affitti non pagati.
Il tribunale si è espresso ordinando alla società di lasciare l’immobile entro il 17 gennaio. La società, di conseguenza, ha aperto la procedura di licenziamento per tutti i dipendenti della struttura ricettiva, 88 persone. “Vogliono che il 17 gennaio, dopo 60 anni, questa struttura finisca di vivere. Noi lavoratori combatteremo fino alla fine – scrive qualcuno sui social, chiamando in causa il sindaco Antonio Decaro -. Non molliamo, ma chiediamo che qualcuno prenda subito dei provvedimenti”. Intanto, il veglione di Capodanno, organizzato da terzi all’interno dell’hotel, è ufficialmente annullato.
I sindacati, informati dei fatti, hanno proclamo lo stato di agitazione chiedendo al primo cittadino di riunire le parti attorno a un tavolo. “La società Palace Eventi srl, gestore dello storico hotel di proprietà della famiglia Di Cagno Abbrescia per il tramite della società Saiga srl, a seguito di un contenzioso insorto nei mesi scorsi con la stessa proprietà, causati dagli insoluti canoni di locazione dettati dalla pandemia Covid 19 anno 2020, ha ricevuto un’ordinanza dal Tribunale di Bari per il rilascio degli immobili entro e non oltre il 17 gennaio 2022 – scrivono le sigle sindacali in un comunicato congiunto -. Nelle settimane immediatamente successive, Palace Eventi srl ha avviato una procedura di licenziamento collettivo, ai sensi della l.223/91, al fine di risolvere tutti i rapporti di lavoro contestualmente al rilascio degli immobili. Le organizzazioni sindacali hanno da subito manifestato contrarietà alla procedura di licenziamento collettivo, sollecitando Palace Eventi srl alla revoca e, contestualmente, all’avvio di una procedura di retrocessione del ramo di azienda nei confronti della proprietà, con il trasferimento in capo a quest’ultima della licenza e dei rapporti di lavoro. E hanno convocato per la data odierna un incontro congiunto con Palace Eventi srl e Saiga srl, al quale quest’ultima ha deciso di non presenziare. Nella vertenza che coinvolge un luogo simbolo per la storia e la tradizione cittadina, è in gioco il destino lavorativo di circa 88 famiglie, un dazio pesantissimo che il territorio non può permettersi”.