Giornata da bollino rosso per chi vorrà muoversi a Bari, con almeno tre fronti caldi della protesta che raggiungono il capoluogo pugliese e promettono di farsi sentire, portando sulle statali e nel centro città il cuore vivo della protesta contro il caro carburante e il caro prezzi.
I camionisti avevano già bloccato ieri (giovedì 24 febbraio) le Statali 16 e 100, paralizzando il traffico per ore, e raccogliendo anche tanta solidarietà da parte degli automobilisti, allarmati dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dal caro gasolio. Camion, trattori e furgoncini hanno annunciato di tornare anche oggi: difficile immaginare che si fermeranno, visto che la guerra in Ucraina può solo peggiorare le cose.
“Rinforzi” poi dovrebbero arrivare anche dalla Basilicata. Alcune decine di trattori e tir, infatti, sono partiti dalla periferia di Matera per raggiungere Toritto e sollecitare interventi del Governo. I manifestanti si sono radunati a Matera dall’alba: lungo il percorso, sulla strada fra Altamura e Toritto, è previsto che altri agricoltori e autotrasportatori si uniscano alla protesta. La manifestazione, sorvegliata dalle forze dell’ordine, provocherà forti rallentamenti e disagi alla circolazione automobilistica in tutta la zona.
Anche il centro cittadino sarà paralizzato dalla protesta: dalle 9 Coldiretti ha organizzato un corteo fino a piazza Libertà per protestare contro la guerra in Ucraina e i suoi effetti sull’economia. In piazza anche l’allestimento di una stalla, con tanto di mucca e vitelli. “Se il carello della spesa per le famiglie è sempre più caro – afferma la Coldiretti – i compensi riconosciuti agli agricoltori, ai pescatori e agli allevatori non riescono neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dei beni energetici che si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole costrette a vendere sottocosto, mentre lo sciopero dei tir con i blocchi stradali sta provocando danni incalcolabili, dal campo alla tavola, con i prodotti deperibili come frutta, verdura, funghi e fiori fermi nei magazzini che marciscono e il rischio concreto di scaffali vuoti”.
Una situazione insostenibile “che mette a rischio le forniture alimentari della Puglia garantite grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica che non hanno mai smesso di lavorare durante la pandemia ed ora sono strozzate dalle speculazioni”. Per questo migliaia di allevatori, pescatori ed agricoltori della Coldiretti Puglia con barche, trattori e animali al seguito lasciano le stalle, le campagne e le banchine dei porti e invadono Bari, arrivando in corteo su Piazza Libertà, dove in delegazione alle 11 saranno ricevuti dal Prefetto di Bari, Antonia Bellomo.
In Piazza Libertà insieme ad allevatori, agricoltori e pescatori ci sarà anche la mucca “Roxy” simbolo della battaglia per un prezzo del latte giusto ed onesto, ma anche la barca portata in secco, con il pescato a Km0 che non riesce più neppure ad essere consegnato per lo sciopero dei tir. Sarà divulgato lo studio con gli effetti del caro bollette sulle imprese agricole e allestito il “tavolo della verità” con la casara che filerà la mozzarella in diretta per far conoscere ai consumatori i prezzi riconosciuti ad agricoltori ed allevatori per i principali prodotti che mettono nel carrello, con iniziative che coinvolgeranno l’intera filiera alimentare, dai ristoratori ai camionisti.