“Il funerale della civiltà”, tra auto in sosta selvaggia e i (soliti) cassonetti stracolmi. Bari vecchia si riscopre set cinematografico a cielo aperto, suscitando l’entusiasmo di attori e star, affascinati dal centro storico e dal lungomare. Non tutto, però, si presenta in ordine come dovrebbe. E a notarlo sono – come sempre – gli attenti cittadini del comitato di Santa Teresa dei maschi.
I residenti mostrano gli scatti prodotti sul set del “Maresciallo Fenoglio”, con protagonista Alessio Boni. La meravigliosa chiesa (sconsacrata) di Santa Teresa, infatti, è immortalata al centro del set durante un (finto) funerale. “Il funerale, invece, è della nostra civiltà – denunciano dal comitato – visto che intorno al set si raccolgono auto in sosta selvaggia”. E poi c’è l’annoso, cronico, problema dei soliti cassonetti di largo San Sabino, che vengono riempiti senza rispettare gli orari di conferimento e risultano stracolmi e maleodoranti sin dal mattino.
“Da meno di un mese sono ripartiti in funzione i varchi – spiegano dal comitato – tuttavia gli stessi sono aperti in alcune fasce orarie anche a chi non possiede Pass residenti per il parcheggio”. Il nodo resta la carenza di posti per tremila residenti. “Sappiamo che chiudere il centro storico all’accesso per le auto dei non residenti può risultare impopolare – insistono dal comitato – Ma Bari vecchia si trasforma in un parcheggio a cielo aperto di chi non vuole pagare due euro di grattino nel murattiano, e sa di evitare i controlli e le multe”.
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