La saracinesca che si alza alle 5 del mattino è uno dei primi rumori che sveglia una città ancora dormiente. Dietro quel gesto ci sono anni di fatica, di lavoro e di amore. “Perché se non c’è la passione – ci raccontano – questo mestiere non lo puoi fare”. Ma gli edicolanti sono una categoria ormai a rischio. Il loro lavoro ha risentito dei colpi della crisi dell’editoria, i giornali non si comprano quasi più e sono già tanti i chioschi che hanno abbassato le saracinesche. Alcuni resistono, ma a fine giornata, con pochi spiccioli di guadagno, la tentazione di gettare la spugna è forte.
Un puzzle che perde ogni giorno qualche tessera. I piccoli eroi del ‘quotidiano’ non hanno armi per combattere la supremazia del digitale. Il web ha ormai mandato in soffitta la carta. Restano pochi nostalgici che preferiscono ancora sfogliare le pagine del giornale e sporcarsi i polpastrelli di inchiostro. Poi resistono gli amanti dei settimanali, ma la nuova frontiera dei clienti fedelissimi è quella dei bambini che permettono a quei pochi di restare ancora a galla.