Una vera e propria catena di smontaggio, un giro d’affari di svariate centinaia di migliaia di euro, un fenomeno che non conosce pause.
Il furto e la cannibalizzazione di automobili è affare sempre fiorente per i clan del Nord barese e della provincia Bat, come confermano i due ritrovamenti delle scorse ore nell’agro di Terlizzi. Lo scocche di due vetture rubate sono state ritrovate dal Consorzio Guardie Campestri della città dei fiori in località Rocchitello. Si tratta di una Ford Puma, sottratta al proprietario a Giovinazzo, e di una Mercedes rubata a Bari.
Sul posto sono giunti nel primo caso la Polizia Locale di Terlizzi e nel secondo i Carabinieri della Tenenza che hanno provveduto ai rilievi del caso, ad informare i proprietari dei mezzi ed a far rimuovere le carcasse, completamente depredate.
Il fenomeno nel Nord barese continua ad essere diffusissimo: squadre di predoni, spesso bitontini, come già raccontato dalle nostre pagine, rubano le auto. Nottetempo vengono portate in campagna, anche in luoghi impervi, e lì sono tagliate e cannibalizzate da altre squadre, in questo caso con referenti nella malavita andriese. A ciascuno spettano circa 600 euro. Poi i pezzi vengono rivenduti sul mercato nero dei ricambi, dove i clan cerignolani ed i loro riferimenti continuano ad essere padroni. I furti non avvengono mai a caso, ma sempre su commissione.
Dinamiche ampiamente analizzate nei semestrali rapporti della Direzione Investigativa Antimafia, ma a cui le forze dell’ordine non riescono a porre rimedio. Cresce così il senso di insicurezza ed impotenza dei cittadini.