“Non abbiamo fretta, l’approvazione del provvedimento può tranquillamente slittare, ma sia chiaro, sul Tfm non facciamo alcun passo indietro”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Filippo Caracciolo, sulla reintroduzione del Trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali, provvedimento che sarebbe andato oggi in aula per la votazione ma che dovrebbe essere rinviato.
“Perché dovremmo? È un diritto dei consiglieri regionali della Puglia, esattamente come lo è per i consiglieri delle altre regioni, per i sindaci e per i parlamentari”, sostiene Caracciolo. “Si vuole – prosegue – privare i consiglieri regionali pugliesi di questo diritto? Bene, si faccia lo stesso con tutti i consiglieri d’Italia e con tutti i parlamentari. Si revochi l’aumento che tutti i sindaci d’Italia si stanno applicando proprio in questi giorni. Si revochi l’aumento stabilito per i capigruppo di Camera e Senato, anche quella una questione di questi giorni”.
“Rinunci a pensioni e vitalizi Vendola, che è così bravo a fare la morale, quando però riguarda gli altri, senza rendersi conto che il suo Tfm incassato è pari a quello che dovrebbero prendere 51 consiglieri in un anno. In pubblico – aggiunge – si dice una cosa, nel privato ne vale un’altra. La politica della doppia morale che soffia sul vento del populismo e della demagogia”.
Caracciolo, quindi, annuncia che “accogliamo l’invito del governatore, soprassediamo per il momento al voto e affrontiamo i nostri detrattori a viso aperto”. Ieri Emiliano, infatti, in una lettera aperta ai consiglieri aveva chiesto di rinviare la votazione e affrontare pubblicamente la questione. Il Tfm è un assegno da circa 35mila euro che verrebbe riconosciuto a tutti i consiglieri alla fine della legislatura, in maniera retroattiva a partire dal 2013.