Da marzo dell’anno scorso, in concomitanza con l’aumento del prezzo del gas, dell’energia elettrica e dei carburanti, alla fine del 2022, la Guardia di Finanza ha eseguito 5.187 verifiche agli impianti di distruzione stradale di carburante e ai depositi commerciali, contestando 2.809 violazioni alla disciplina dei prezzi.
In base a quanto emerge dai dati, 717 violazioni hanno riguardato la mancata esposizione o la difformità dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati mentre 2.092 sono relative all’omessa comunicazione al ministero.
“Come governo c’è un consiglio dei ministri e ragioneremo se, fra guerra, caro materiali e caro materie prime, sia il caso di intervenire e ci siano denari per intervenire”. E’ quanto ha detto a Brescia ieri il ministro dei Trasporti Matteo Salvini parlando dei rincari del carburante, con riferimento al CdM di oggi. “Sono contento – ha aggiunto – che ci siano dei controlli a tappeto, perché anche in questo caso, come nel caso del gas e della luce, qualcuno ne sta approfittando, perché per lo stesso prodotto non puoi pagare 1,70 euro in una città e 2,30 euro in un’altra. È giusto controllare e verificare”.