Da venerdì 26 aprile a lunedì 29 aprile torna, a Bari, Gnam! Festival europeo del cibo di strada. La rassegna è in programma in largo Leonardo Lorusso. Alla sua quarta edizione nel capoluogo pugliese, Gnam! si ripropone dopo il successo del maggio e dell’ottobre 2018.
La rassegna, patrocinata dal Comune di Bari, comprende il meglio del panorama nazionale e internazionale, con cibo e preparazioni di qualità elevata ed espositori pluripremiati. L’eccellenza dello street food, con un’accurata selezione di tutti gli espositori, troverà spazio nelle giornate dal 26 al 29 aprile, in largo Leonardo Lorusso.
In quattro giorni, i visitatori potranno seguire i percorsi del gusto e assaporare nuove scoperte tra gli stand, ricchi di tipicità culinarie. La manifestazione, che ha iniziato nel 2014 il suo tour di sapori in giro per l’Italia, dopo Roma e Milano ha scelto Bari per continuare a proporre il meglio dello street food italiano e internazionale. L’evento, che lo scorso anno si è caratterizzato, nel capoluogo pugliese, con una doppia edizione, si propone di valorizzare la conoscenza delle tradizioni alimentari come elementi culturali ed etnici, puntando sulla genuinità dei prodotti agro-alimentari tipici regionali. Agli ospiti, sarà offerta la possibilità di degustare e scoprire prodotti tipici regionali introvabili e i piatti internazionali più famosi, in vere e proprie isole gastronomiche, nelle quali osservare dal vivo la preparazione delle ricette più golose e ascoltare il racconto dei produttori.
Un’altra novità riguarda, infine, il pubblico giovanile. Gli organizzatori vogliono che Gnam! sia un momento di festa e di aggregazione soprattutto per i giovani universitari. “Per questo – spiegano nella presentazione di quest’edizione barese -, abbiamo deciso di riservare loro uno sconto del 30 per cento sull’acquisto della birra. Allo stesso tempo, però, aderendo alla campagna ‘bevi responsabilmente’, regaleremo, simbolicamente, una bibita al guidatore della comitiva (colui che, per mettersi alla guida, si asterrà dal bere), ad ogni tre birre acquistate”.