I mondiali di calcio sono da sempre una delle manifestazioni sportive più importanti al mondo. Durante il mese nel quale si disputa questa competizione, il pianeta intero tira il fiato, i ritmi di vita sono diversi dal solito e ogni emozione si amplifica. A dimostrazione della magnitudo di un evento come questo ci sono i dati di audience del mondiale di Russia disputatosi l’estate scorsa, che ha visto la Francia imporsi sulla Croazia ma anche e soprattutto un interesse enorme verso le partite in programma. Nell’immaginario collettivo italiano, di conseguenza, il mondiale dell’Italia ’90 ha assunto una grande importanza e la sua traccia è visibile ancora oggi in una serie di luoghi. Uno di questi è senza dubbio lo stadio San Nicola di Bari, che venne costruito ad hoc per la manifestazione che ebbe luogo quasi trent’anni fa. La costruzione dell’impianto, che oggi ospita le partite casalinghe del Bari, fu affidata al celebre architetto Renzo Piano, che propose un tipo di struttura distinta dalle altre, con una visione più futurista.
Stiamo parlando, dunque, di uno stadio con molta storia, con tante partite che resteranno nella memoria degli appassionati di calcio. La casa del Bari, una delle favorite alla vittoria delle Serie D secondo le quote delle scommesse online, aveva visto l’Italia allenata da Azeglio Vicini conquistare il terzo posto del mondiale ’90 contro l’Inghilterra. In quella partita,tra l’altro, Salvatore Schillaci divenne il capocannoniere della manifestazione mettendo a segno il suo sesto goal coronandosi così come il grande protagonista del mondiale azzurro. Al San Nicola, da quel momento in poi, si sarebbero succeduti una serie di grandi calciatori che avrebbero illuminato la scena come pochi altri. Tra di essi figura sicuramente Antonio Cassano, che nello scorso ottobre ha annunciato il suo ritiro definitivo dai campi di gioco, strepitoso talento barese che fin dal suo esordio con l’Inter, con annesso goal spettacolare, aveva fatto capire di che pasta fosse fatto. Aver ospitato il mondiale è stato sicuramente un grande successo per la città di Bari, che ha puntato sul San Nicola in una serie di ulteriori manifestazione, come ad esempio il famoso triangolare estivo Birra Moretti nel quale si sono alternate grandissime squadre di club.
Adesso che la società barese è in mano alla famiglia De Laurentiis, l’obiettivo è di riportare il San Nicola agli antichi fasti, sebbene non sembri troppo facile riempire gli oltre 58 mila posti a sedere disponibili. L’Astronave, come è stata ribattezzata, può anche vantarsi di essere stata il teatro della gran finale della Coppa dei Campioni 1990-91, quando la Stella Rossa si impose sull’Olympique Marsiglia. Niente male per una città del Sud, la terza in Italia ad aver ospitato una finale di un grande evento europeo. Da questo stadio e dalla sua tifoseria vogliono ripartire Luigi De Laurentiis e l’allenatore Giovanni Cornacchini. Con una base così solida, il Bari ha l’obbligo di credere di poter tornare quanto prima nel calcio che conta, dove merita di stare.